Nonostante la crisi energetica e i rincari delle materie prime, Rimadesio continua a crescere. Dopo aver archiviato il 2021 con un fatturato di 66,9 milioni di euro, a +8,6% rispetto al record stabilito nel 2018 (61,6 milioni) e a +23% rispetto al 2020 (54,1 milioni), e un ebitda di 12,5 milioni rispetto agli 8,1 milioni del 2020 e ai 9,8 milioni del pre-Covid, l’azienda ha, infatti, chiuso lo scorso mese di luglio con il fatturato più alto di sempre, pari a 9,1 milioni di euro. Anche i volumi di vendita del primo semestre hanno registrato la miglior performance della storia aziendale, superando i 42,6 milioni di euro, ovvero il 16% in più rispetto allo stesso periodo del 2021 e il 35% in più sui dati pre-Covid.
A sostegno dei risultati ha contribuito sia la tenuta del mercato interno che l’ulteriore consolidamento della quota export, specialmente in due aree ad alto potenziale come Stati Uniti e Cina. Negli Usa, dove Rimadesio ha registrato il 58% in più di vendite rispetto al periodo pre-Covid, è stato recentemente inaugurato il flagship store di New York, in Madison avenue. Oltre al flagship store e ai monobrand di New York-Soho, Chicago e Houston, è prevista per dicembre la nuova apertura di Miami.
Anche in Cina Rimadesio persegue una politica distributiva selezionata, mediante l’apertura di showroom monomarca gestiti da dealer locali. Entro fine anno saranno operativi i punti vendita di Zhengzhou, Suzhou, Taizhou, Shenzhen e Guangzhou, che si aggiungono agli spazi già inaugurati di Ningbo, Wuxi e Dongguan.
“Siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti in questi mesi nonostante le difficoltà che coinvolgono la supply chain, colpita da continui e ingiustificati rincari su materie prime, semilavorati, gas ed elettricità”, ha commentato Luigi Malberti, CFO di Rimadesio. “A questo riguardo – ha aggiunto, soffermandosi sul percorso dell’azienda all’insegna della sostenibilità – da ormai 14 anni disponiamo di un sistema fotovoltaico composto da 5.242 pannelli solari e un impianto di storage a batterie agli ioni di litio installato presso la sede di Giussano, che ci permettono di coprire oltre il 60% del fabbisogno quotidiano mediante energia pulita autoprodotta. Un risparmio per le nostre casse ma soprattutto un atto concreto a favore dell’ambiente, che si traduce in 800 tonnellate di Co2 risparmiate ogni anno all’atmosfera”.
A crescere non è soltanto il fatturato, ma anche la forza lavoro, aumentata dell’8% rispetto a luglio 2021, con un totale di 281 risorse impiegate tra l’headquarter di Giussano e i tre flagship store a gestione diretta di Milano, Londra e New York.
A premiare, inoltre, sottolinea l’azienda, è stata la scelta di adottare una filiera corta e altamente specializzata, ubicata per il 71% in Lombardia, di cui al 60% in Brianza, con vantaggi che si riflettono nella riduzione del tasso d’errore sull’esecuzione delle commesse, nell’acquisto ragionato dei materiali grazie all’esatta conoscenza dei valori di giacenza e nel monitoraggio in tempo reale dello stato d’avanzamento produttivo.
Per quanto riguarda i prodotti più venduti, ai primi posti si collocano i sistemi Cover (armadiatura) e Zenit (libreria e cabina armadio) che quest’anno compie 25 anni e, per l’occasione, è stato oggetto di un restyling presentato in occasione dell’ultima Milano Design Week. Ottimi numeri anche per la boiserie Modulor, cresciuta del 49% rispetto all’anno scorso, e per le porte scorrevoli, in particolare Maxi, entrata in produzione a inizio anno, che si distingue per la capacità di raggiungere fino a 3.500 mm di altezza.