Il 2019 sarà l’anno degli hotel. Settore favorito in Italia secondo gli operatori, vista le numerose operazioni immobiliari allo studio e i deal importanti in via di conclusione. La vivacità del settore, scrive Il Sole 24 Ore, prende spunto dalla imponente operazione, ormai vicina alla firma definitiva, dell’acquisto da parte del colosso francese Lvmh del brand dell’ospitalità Belmond, che proprio in Italia ha il 50% del valore con hotel che sono come il Cipriani di Venezia, Villa San Michele a Fiesole o il Caruso di Ravello. Un deal che solo nel nostro Paese vale circa un miliardo di euro, quanto il fatturato del segmento ospitalità nell’intero anno passato.
Accanto al segmento dell’ospitalità c’è il settore del residenziale alternativo, dallo student housing al senior living, a mostrare ampi ambiti di crescita. La speranza è che nel 2019 si possa tornare verso volumi di investimento da nove miliardi.
In Italia nel 2018 i volumi di investimento nel mercato immobiliare sono stati di poco superiori agli otto miliardi di euro, in contrazione dagli 11 miliardi del 2017. Il 70% delle transazioni è stata realizzata nel 2018 con capitale estero, flussi di investimento in arrivo soprattutto dai Paesi anglosassoni e sempre più dal Continente asiatico. Milano rimane la piazza principale – come ha sottolineato Chris Stavely, director international Emea JLL Europe -, ma c’è la volontà di scoprire altre città e nuovi ambiti settoriali. «L’abbondanza di capitali sul mercato, in arrivo da Stati Uniti, Paesi nordici, Medio Oriente e Asia, aumentano la competitività e rendono caro il real estate» ha detto Stavely.
«Come e dove si trova valore in Italia? Focalizzandosi sulla qualità e su location emergenti – ha spiegato Paul Guest, lead real estate strategist di Ubs -. E puntando su format creativi». Un tema caro al gruppo americano Hines, che sta sviluppando in Italia una serie di immobili in ambiti “alternativi” come lo student e il senior housing, ma che ha anche portato da noi il coworking di un colosso dell’innovazione come WeWork.
La paventata fine del positivo ciclo immobiliare in realtà va analizzata nel dettaglio settore per settore. Se si guarda alla logistica, il segmento vive una fase espansiva e mostra rendimenti ancora superiori a quelli degli altri Paesi europei – con opportunità che Ubs trova in core asset nel nord Italia (tra Milano, Bologna e Venezia) e Roma, mentre i centri commerciali in Italia stanno affrontando un periodo di contrazione, con alcuni deal di centri secondari conclusi grazie a un repricing.