Una vetrina cercata “con cura, senza fretta”, perché fosse la più coerente possibile. Una “boutique” nel cuore del distretto milanese del design, nella strada che collega l’Università Statale e la vivace via Larga. E’ qui che Cantori apre il suo primo monomarca italiano (all’estero ce ne sono diversi), e lo fa con un partner di lunghissima data, Stefano Suardi, di Suardi Arredamenti. “Non volevamo un ampio e classico showroom – spiega Federica Cantori, Marketing manager dell’azienda – ma uno spazio rappresentativo aperto sia al pubblico, sia agli interior designer e ai progettisti. Ogni pezzo della nostra collezione viene realizzata su ordinazione da un team di artigiani. Non abbiamo magazzino”. Oggi il negozio, che un tempo vendeva paramenti sacri, è stato completamente rinnovato, aperto al suo interno eliminando la porta che conduceva al piano inferiore, mantenuta la scala di marmo che risale agli Anni Venti. Si presenta con una vetrina e ingresso su strada e lo spazio interno è suddiviso tra il piano terra e il piano sottostante. La superficie totale d’esposizione è di circa 100 metri quadrati con soffitti che al piano inferiore superano i 5 metri d’altezza. I colori delle pareti e dei soffitti rispecchiano il mood contemporaneo di Cantori e variano dal color biscotto, al verde petrolio, dal grigio spazzolato all’antracite, accostandosi a un pavimento in rovere grigio scuro opaco.
Il grande passo avviene in un momento non facile: “la situazione geopolitica -sottolinea Federica Cantori – non aiuta nessuno, ma ciò che ci ha supportati in questo frangente in particolare è stata la diversificazione: non abbiamo puntato solo su un Paese, un tipo di mercato. Una scelta che si è dimostrata corretta”. Anche il reperimento delle materie prime ha rappresentato una criticità, “ma ora il problema è stato superato” evidenzia il fondatore dell’azienda Sante Cantori. “La situazione si va stabilizzando. La nostra produzione è ben organizzata, gli artigiani collaborano con noi da tanti anni e sono, di fatto, dei veri e propri reparti esterni all’azienda. Si riesce a fare il prodotto su misura, personalizzato”. Oggi Cantori arreda con forme pulite ed essenziali arricchite da materiali preziosi e ricercati. Marmi, laccature e metallo. Quest’ultimo vive una nuova primavera declinato al design ed è usato come base per contenitori, madie e tavoli. Tutto a formare una gamma di oltre 300 prodotti di cui l’azienda propone una studiata selezione nel nuovo showroom.
Rispetto ai numeri e all’andamento dell’azienda, Sante Cantori ricorda che “lo scorso anno è andato molto bene e anche quello in corso era partito con entusiamo. Poi è venuto un po’ a mancare il mercato cinese e un po’ ovviamente anche quello russo. Siamo cresciuti negli Stati Uniti e questo per noi è motivo di grande soddisfazione perché è un mercato difficile ed evoluto. Ma il nostro stile, né troppo classico né troppo moderno, incontra il gusto americano. Quest’anno chiuderemo con un fatturato leggermente inferiore rispetto a quello dell’anno precedente, ma le prospettive sono buone anche grazie alla nostra collaborazione con la nautica, un settore decisamente in crescita, che vive di progetti su più anni”. Per altro, conclude, “abbiamo riorganizzato l’azienda, ottimizzato gli spazi, razionalizzato la gestione. Oggi abbiamo una visione sul futuro molto più chiara di qualche anno fa, che guarda sicuramente molto agli Stati Uniti”.