Primo flagship store milanese per Slamp che apre in via Larga, a pochi passi da Piazza Duomo. Uno spazio che rappresenta un ulteriore tassello, spiega Roberto Ziliani, presidente e fondatore del brand, rispetto a quella “che è sempre stata la nostra visione, sviluppata nell’arco di questi trent’anni. Una delle caratteristiche fondamentali del nostro prodotto è la tecnologia produttiva è sartoriale che parte da un foglio e che ha chiare similitudini con il mondo della moda. Questo negozio rappresenta un po’ l’insieme di tutti i valori, lo stile e il nostro modo di fare luce”.
Un negozio che viene inaugurato dopo il periodo di lockdown, “che sicuramente è stato una tragedia, ma che si è trasformato in una opportunità, avendo offerto una visione meno frettolosa e meno all’inseguimento di ‘non si sa che’. Da lì è partita l’idea del negozio, prima a Milano e poi a Londra” spiega Ziliani, mentre “la guerra ha solo un filo rallentato il percorso”. A settembre verrà inaugurato dunque lo spazio londinese a Knightsbridge, proprio di fronte al Victoria and Albert Museum.
Intanto l’azienda ha chiuso il 2020 e il 2021 con numeri complessivamente in crescita (+40% circa). “Il primo semestre del 2020 è stato ‘catartico’, abbiamo cambiato approccio, abbiamo costituito un board paritetico, composto di due uomini e due donne, ci siamo scambiati consigli che sono andato di molto al di fuori dell’ambito aziendale perché non si poteva gestire la situazione con i numeri. Servivano il cuore, il sogno. Il gruppo creativo non è andato in smart working, è rimasto in azienda e abbiamo sviluppato due progetti importanti”.
Per il debutto sotto la Madonnina, Slamp lancia anche una nuova profumazione body & home, Luce by Slamp, studiata appositamente dal ‘naso’ Mauro Malatini, che si caratterizza per le note di bergamotto, ambra e muschio. “Un racconto polisensoriale” chiarisce Ziliani. “La tecnologia tende ad eliminare i sensi e a offrire una visione bidimensionali. Ma noi, che li vogliamo vivere tutti, abbiamo ripreso l’abaco fondamentale di un essere umano. Si parte dai cinque sensi e poi si spera che le emozioni non siano elaborate solo dal cervello, ma che passino dal cuore. Che poi è quello che facciamo anche con Slamp: ci mettiamo amore. La nostra tecnologia non prevede stampi, ad esempio. Il nostro è un lavoro di origami di ragionamento, di costruzione”.