Wayfair, la maggiore destinazione online per l’arredamento americana, chiude il 2022 con un fatturato netto totale di 12,2 miliardi di dollari, in calo di 1,5 miliardi, pari a -10,9% rispetto all’anno precedente. In particolare, è calato il mercato americano, passato da 10,5 miliardi a 785 milioni di dollari (-7%), mentre il mercato internazionale ha visto una decrescita di 705 milioni di dollari (-28,7%), per un fatturato di 1,8 miliardi. L’utile lordo si è attestato a 3,4 miliardi di dollari, pari al 28% del fatturato netto totale. La perdita netta è stata di 1,3 miliardi di dollari rispetto a un risultato negativo di 131 milioni di dollari del 2021; l’Ebitda Adjusted Non-Gaap è risultato negativo per 416 milioni di dollari. La perdita diluita per azione è stata di 12,54 dollari e la perdita diluita per azione rettificata Non-Gaap di 7,71 dollari.
“Siamo entusiasti di vedere che i clienti rispondono positivamente ai miglioramenti apportati, con prezzi interessanti, tempi di consegna più rapidi e una disponibilità sempre maggiore che si traduce in un aumento delle quote di mercato”, ha dichiarato Niraj Shah, CEO, co-fondatore e co-presidente di Wayfair. “Entriamo nel 2023 come un team snello e concentrato, guidato dalle stesse priorità chiave che hanno definito gran parte del 2022: guidare l’efficienza dei costi, curare le basi e guadagnare ogni giorno la fedeltà dei clienti e dei fornitori”. Sebbene il quadro macroeconomico a breve termine sia imprevedibile, siamo fiduciosi nella nostra capacità di affrontare le sfide e ribadiamo il nostro impegno a raggiungere rapidamente la redditività dell’Ebitda rettificato e quindi un flusso di cassa libero positivo”.
Le raccomandazioni degli analisti si mantengono ‘neutral’ o ‘buy’, dopo che già di recente si erano espressi con pareri ampiamente positivi all’indomani del piano di taglio dei costi annunciato dal rivenditore online. Il 20 gennaio scorso, infatti, Wayfair aveva dichiarato la volontà di chiudere 1750 posizioni lavorative, pari al 10% della forza lavoro, a favore dello snellimento delle operazioni e del miglioramento della redditività. Barclays ha recentemente confermato la raccomandazione e mantenuto il giudizio Neutral. Il prezzo obiettivo è stato rivisto al ribasso a 40 dollari. Neutral anche Stephens che ha abbassato il prezzo obiettivo è stato abbassato da 48 a 40 Usd. Riduce il prezzo obiettivo anche Ubs (da 48 a 44 dollari) con raccompandazione Neutral. Truist Securities è invece positivo sul titolo e raccomanda ‘Buy’, mentre il prezzo obiettivo scende da 50 a 47 dollari.