Nuovo round di raccolta fondi per iotty, azienda italiana produttrice di soluzioni per la smart home dedicati all’illuminazione domestica. Dopo un primo round nell’ottobre del 2020 che aveva portato nelle casse dell’azienda 3 milioni di euro sottoscritto da Friulia (la finanziaria del Friuli Venezia Giulia) e Intesa Sanpaolo, è stata ora avviato un secondo aumento di capitale.
L’obiettivo dell’azienda è infatti incrementare la propria presenza internazionale e digitale, entrambi ambiti già in pieno sviluppo per il brand che realizza la maggior parte del fatturato grazie all’export con i soli Stati Uniti che rappresentano il 65% (+15% sul 2019) del totale e con un forte incremento di vendite registrato nel 2020 sulla piattaforma e-commerce diretta, che passa dal 40% del 2019 al 75% dei ricavi totali.
“iotty, nonostante la pandemia, è riuscita a mantenere un trend di forte crescita, nella giusta direzione, ovvero mercati esteri e online – ha sottolineato Edoardo Cesari, CEO e cofondatore nel 2017 insieme ad Alberto Bacchin di iotty –. L’impegno nel produrre soluzioni efficienti e affidabili sta cominciando a dare i suoi frutti e il consumatore finale, così come quello professionale, finalmente riconoscono nel nostro brand un valido interlocutore con un valore aggiunto. Quest’anno ci aspettano nuove sfide, fatte non solo nel dedicarci ancora di più al potenziamento commerciale dei territori che già presidiamo, ma anche all’ampliamento di partnership volte a creare maggiore presenza di iotty nel segmento professionale”.
La startup ha iniziato la sua impresa con una campagna di crowdfunding su Indiegogo, conclusa in overfunding del 200%. Oggi l’azienda, con sede a Porcia (Pordenone), conta più di 30 tra dipendenti e collaboratori, ha 3 sedi tra Italia e Stati Uniti, un reparto industriale a Shenzhen in Cina e una rappresentanza commerciale diretta sul mercato francese e tedesco.
La società ha chiuso il 2019 con ricavi per 1,1 milioni di euro, un ebitda negativo di 136 mila euro e un debito finanziario netto di 755mila euro. Nel 2020 ha, invece, registrato ricavi consolidati (Italia e Usa) triplicati rispetto al 2019.