A Cortina, il doppio appuntamento Mondiali + Olimpiadi mette sul piatto investimenti per circa 200 milioni tra collegamenti di comprensori, ammodernamento delle strutture esistenti e opere infrastrutturali. Si comincia dalla Freccia nel Cielo, trasformata da funivia a cabinovia.
La trasformazione della vecchia funivia denominata Freccia nel Cielo in cabinovia, avviata in primavera su progetto dello studio G22 Projects di Lana (Bolzano), rappresenta solo l’inizio di un radicale processo di rinnovamento degli impianti sciistici di Cortina d’Ampezzo. Un restyling lungamente atteso e finalmente sbloccato in previsione dell’appuntamento dei Mondiali di sci del 2021. Il fatto che poi la Regina delle Dolomiti abbia centrato l’obiettivo delle Olimpiadi 2026 comporta una naturale conseguenza: sono previsti altri interventi e, in definitiva, nulla sarà più come prima. Perché il limite principale della località ampezzana, per la pratica dello sci alpino, è sempre stato il mancato collegamento tra gli impianti distribuiti su vari fronti, dalle Tofane (dove sale la Freccia nel cielo) al Faloria, dal Cristallo al Falzarego alle 5 Torri. In tutto, si tratta di sette ski aree separate e a loro volta non collegate tramite impianti. Storicamente, l’isolamento di Cortina è stato parzialmente voluto per proteggerla dal turismo di massa, ma ora il contesto generale è cambiato, anche in considerazione della funzione che gli impianti di ultima generazione possono svolgere come mezzo di trasporto alternativo e sostenibile. Da qui nascono l’esigenza di rinnovare le strutture e l’ipotesi sempre più concreta di un collegamento tra ski aree.
100 MILIONI GIÀ STANZIATI
“I primi interventi significativi – racconta Marco Zardini, presidente del Consorzio Impianti a Fune di Cortina – sono iniziati nel 2018 con il rifacimento delle piste A e B di Col Drusciè e con la realizzazione della nuova pista Vertigine (ideata per la discesa libera maschile, ndr), a cui ha fatto seguito l’opera di movimentazione terra per creare gli spazi destinati a ospitare le tribune e il parterre vip nella posizione di arrivo. Lungo le piste sono stati poi effettuati dei lavori per l’innevamento artificiale e la distribuzione della fibra ottica. Quest’anno verrà completata la prima tratta della funivia Freccia nel Cielo, fino a Col Drusciè, con più capienza e minori tempi di attesa: i passeggeri all’ora passano dagli attuali 700 a 1.800. Da qui al 2021 realizzeremo inoltre una nuova pista nell’area 5 Torri per le gare di qualifica, che sarà inaugurata la prossima stagione, e il collegamento tra 5 Torri e Tofane”. Il successivo step, che a questo punto dovrebbe essere messo in cantiere per le Olimpiadi, è il completamento del collegamento sciistico tra Passo Falzarego e Val Badia. “Il governatore Zaia – aggiunge Zardini – è un sostenitore di questo progetto e noi siamo assolutamente favorevoli, perché comporterebbe un notevole salto di qualità. Se ne parla da tempo e speriamo che questo doppio appuntamento sia l’occasione giusta per concretizzarlo”. In tutto, considerando anche le opere infrastrutturali, gli investimenti fatti per i mondiali 2021 ammontano a circa 100 milioni di euro e sono stati finanziati attingendo da fondi statali, risorse delle società di gestione degli impianti e infine a fondi destinati alle aree di confine. L’aggiunta legata alla partita a cinque cerchi ancora non è stata definita, ma Zardini stima un impegno di altri 90-95 milioni qualora si procedesse verso il completamento dei collegamenti. Del resto, il solo progetto di rinnovamento della Freccia nel Cielo ha comportato un investimento di circa 25 milioni. Lo studio G22 Project è stato scelto dalla famiglia Vascellari, che è proprietaria dell’impianto attraverso la società Tofana srl, e oltre alla sostituzione della vecchia funivia con moderne cabinovie da 10 posti l’una, prevede il rinnovamento completo della stazione a valle, la realizzazione di un’area bar, un moderno deposito sci e una nuova area biglietteria. “Una grande piazza antistante conferirà maggior respiro alla stazione, i cui tetti di lamiera, inclinati con varie pendenze, renderanno visivamente il concetto di freccia. Le ampie vetrate della struttura amplificheranno l’interscambio tra la stazione e la piazza”, ha affermato Claudine Holstein, architetto dello studio G22 projects di Lana, Bolzano.