Il teatro dell’arte della Triennale di Milano rinasce con il legno delle foreste distrutte in Val di Fiemme. Per i lavori di ristrutturazione è stato, infatti, utilizzato anche il legno di abete rosso recuperato dei boschi colpiti dalla tempesta in Val di Fiemme un anno fa. Con gli alberi della “foresta dei violini” sono stati realizzati gli allestimenti che richiedevano un legname caratterizzato per la particolare capacità di risonanza. Gli interventi, tutti eseguiti mentre la struttura ha continuato a essere attiva, hanno riguardato oltre alle boiserie con il legno della Val Di Fiemme, le poltrone, la galleria, le balaustre.
I lavori sul Teatro nascono dall’esigenza di rendere lo spazio non solo sempre più attrattivo, accogliente e confortevole per gli spettatori, ma anche più funzionale e rispondente alle diverse necessità tecniche. Il progetto e la direzione lavori del Teatro sono stati affidati a Matteo Vercelloni, con il supporto di Luca Cipelletti, che sta sviluppando la riflessione sull’ulteriore valorizzazione degli spazi di Triennale in qualità di direttore artistico di un progetto complessivo.
Lucio Visintini di Concrete Acoustics ha lavorato sull’acustica del teatro apportando interventi correttivi al clima sonoro della sala, per migliorare il rapporto tra performer e audience. Cinzia Ferrara, studio Ferrara Palladino lightscape, ha realizzato il progetto dell’illuminazione rifacendosi al progetto originario di Giovanni Muzio.
Ulteriori interventi riguardano le 500 nuove poltrone, realizzate da Poltrona Frau, destinate a Platea, Galleria e Balconata, e la sostituzione delle balaustre.
Il progetto si inserisce in una più ampia riflessione sugli spazi del Palazzo dell’Arte, con l’intento di valorizzarli ulteriormente e riportare l’impianto architettonico all’idea originaria di Giovanni Muzio, non tanto da un punto di vista strettamente filologico ma recuperandone la filosofia progettuale e le caratteristiche di straordinaria versatilità, flessibilità e modularità dell’edificio. Triennale Milano Teatro, con la direzione artistica di Umberto Angelini, vanta una programmazione internazionale innovativa e multidisciplinare, proponendo progetti nel campo del teatro, della performance, della musica e della danza in dialogo con le arti visive, il design, l’architettura, la fotografia e l’urbanistica.
Dopo questa prima fase, i lavori giungeranno a un totale completamento nell’arco dei prossimi anni. Il rinnovamento del Triennale Milano Teatro è stato reso possibile grazie al contributo di Regione Lombardia, UBI Banca, Fondazione UBI Banca Popolare Commercio e Industria e il supporto di FederlegnoArredo.