Ha aperto per la prima volta al pubblico la nuova sede dell’ADI Design Museum per ospitare le premiazioni del XXVI Compasso d’Oro e, per la prima volta, è stato possibile visitare, all’interno, la mostra “Mettere Radici” che aprirà ufficialmente nel dicembre 2020. La premiazione è stata anche l’occasione per Filippo Del Corno, assessore alla Cultura del Comune di Milano, per intitolare la piazza antistante come ‘Piazza del Compasso d’Oro‘.
Questa edizione ha visto 18 premi Compasso d’Oro – assegnati dalla giuria internazionale presieduta da Denis Santachiara e composta da Luca Bressan, Virginio Briatore, Jin Kuramoto, Päivi Tahkokallio – ai quali si sono aggiunti 9 premi Compasso d’Oro alla carriera, 3 premi Compasso d’Oro alla carriera internazionali e, novità significativa di questa edizione, anche 3 premi Compasso d’Oro alla carriera del prodotto, assegnati a oggetti cui il design ha garantito non solo il successo ma anche una straordinaria durata: progettati da decenni sono ancora felicemente in produzione. L’elenco completo dei premiati è disponibile al link https://www.adi-design.org/blog/xxvi-compasso-d-oro-i-vincitori.html.
I premi alla carriera dei prodotti sono stati assegnati ad ‘Arco‘ di Pier Giacono e Achille Castiglioni (1962) prodotta da Flos con la motivazione “l’innovazione tipologica nel settore illuminotecnico, è stata capace nel tempo di diventare icona per l’intero design italiano nel mondo”; ‘Nathalie‘ di Vico Magistretti per Flou (1978) perché per l'”innovazione tipologica nel settore del letto tessile, rappresenta nel tempo un esempio di funzionalità e di poetica”; ‘Sacco’ di Piero Gatti, Cesare Paolini e Franco Teodoro (1968) per Zanotta perché per “l’innovazione tipologica nel settore dell’imbottito, rappresenta nel tempo la libertà dai convenzionali stili d’uso”.
Un’innovazione che si accorda con le parole chiave di questa edizione: sviluppo, sostenibilità e responsabilità. “La recentissima emergenza virale ha evidenziato come questo nostro mondo sia profondamente interconnesso – ha spiegato Luciano Galimberti, presidente ADI – Tre priorità, quindi, che non possono più essere affrontate separatamente, anzi, che rappresentano una complessità originale, dove le ragioni dello sviluppo si devono misurare con quelle della sostenibilità e della responsabilità allargata ben oltre i confini del pragmatismo tendente a far coincidere la verità con l’utilità”.
A sottolineare il nuovo radicamento materiale ed etico del Compasso d’Oro, che è il segno di questa edizione, la mostra comprende anche un’installazione con 18 nuovi alberi (uno per ogni premiato) messi a dimora per l’occasione. Al termine della manifestazione entreranno a far parte del fondo di forestazione urbana ForestaMi promosso da Regione Lombardia, Città metropolitana e Comune di Milano, il cui obiettivo per il 2030 è arricchire di oltre 3 milioni di nuove piante il patrimonio verde urbano.
La mostra è aperta, a ingresso libero, fino al 16 settembre.