Il mercato globale della nautica continua a crescere. Nell’ultimo anno disponibile (2022) è arrivato a toccare quota 33 miliardi di euro, di cui oltre 25 miliardi solo per i superyacht. Trend in espansione anche per la cantieristica nautica tricolore che, con un giro d’affari da 4,4 miliardi di euro, registra un +20% rispetto all’anno precedente. Anche nel caso italiano una quota significativa, pari al 70%, è generata dai cantieri attivi nella produzione dei superyacht, su cui l’Italia è leader mondiale con una quota di mercato pari al 54% in termini di volume e al 31% in termini di valore del portafoglio ordini. È questa la fotografia del mercato globale della nautica che emerge dallo studio di Confindustria Nautica e Deloitte The state of the art of the global yachting market.
“Il settore della nautica da diporto – ha sottolineato Stefano Pagani Isnardi, direttore dell’ufficio studi di Confindustria Nautica – resta solido nel 2023, proseguendo il trend di crescita reattiva che ha caratterizzato gli anni post pandemia: il fatturato del comparto industriale (cantieristica e produzione di accessori e motori marini) dovrebbe superare il valore record di addirittura 8 miliardi di euro. Fra i fattori determinanti che hanno alimentato questa crescita l’exploit delle esportazioni della produzione cantieristica nautica, con massimo storico per l’export di unità da diporto prodotte in Italia nel 2023, che ha superato la soglia dei 4 miliardi di euro, con gli USA che continuano a essere il più importante mercato a livello globale per i nostri cantieri”.
Il mercato globale delle nuove costruzioni dal 2014 ha fatto registrare un tasso composto di crescita annuale (CAGR) del +10 per cento. Il significativo incremento è dovuto alla crescita dei prezzi ma soprattutto all’aumento della domanda da parte di nuovi acquirenti. A livello geografico, Nord America ed Europa dominano il mercato, rappresentando circa il 70% del mercato globale.
Sul fronte superyacht, nell’ultimo anno analizzato il portafoglio ordini mondiale di ha raggiunto le 600 unità: un dato in crescita del +21% rispetto all’anno precedente. Il valore si attesta a 25,3 miliardi di euro di cui il 60% è generato dal segmento delle imbarcazioni di oltre 60 metri. Nonostante il segmento dei superyacht rappresenti una nicchia all’interno del mercato del lusso (1% circa), dal 2019 si è registrato un CAGR notevole, pari al +5,4%. A livello di marginalità, lo yachting si posiziona al di sotto della media degli altri settori del lusso, ma negli ultimi anni è in corso un continuo recupero della profittabilità, con un +5,5% dal 2015 al 2022.
Altro dato rilevante, dal 2021 al 2023 il mercato nautico ha assistito a circa 400 operazioni di M&A, concentrate prevalentemente nei segmenti a valle della catena del valore (57% circa) e avvenute principalmente in Nord America (58% circa). In Italia si registrano 30 operazioni di M&A, di cui il 50% circa relativo alla componentistica e agli accessori nautici, mentre il 40% circa riguarda cantieri attivi nella costruzione di imbarcazioni.
Per l’anno in corso la crescita del valore della produzione della cantieristica italiana è stimata con un incremento medio previsto tra il 5 e 15 per cento. Inoltre, è prevista una crescita nel mercato nautico retail globale pari al +8%, per poi normalizzarsi nel triennio successivo con un tasso composto di crescita annuale del 6% tra il 2024 e il 2026. I grandi yacht saranno il principale driver di crescita del mercato, mentre si prevede un rallentamento del segmento craft boats. La vela continuerà il suo trend evolutivo con un ritmo di crescita intorno al +3/+5 per cento.