Il gruppo Natuzzi, quotato a Wall Street, chiude i primi nove mesi dell’anno con un utile di 6,6 milioni di dollari, in aumento dai 2,5 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. I ricavi si sono attestati a 352 milioni di dollari, in aumento del 12,9% rispetto al 311,8 milioni dei primi nove mesi dello scorso anni. Nel terzo trimestre, i ricavi raggiungono i 116,6 milioni di dollari, +14,5% rispetto al terzo quarter del 2021; l’utile risulta di 5,9 milioni di euro rispetto alla perdita di 3,3 milioni di dollari.
Pasquale Natuzzi, presidente del Gruppo, pur sottolineando il continuo miglioramento del modello operativo, fa notare tuttavia come il contesto economico, in particolare per il settore l’arredamento rimanga “sfidante”. A ciò va aggiunta “l’elevata inflazione” che “sta riducendo la disponibilità di spesa dei consumatori”.
Anche Antonio Achille, CEO del Gruppo, evidenzia che “nel terzo trimestre, il lavoro che il nostro team sta facendo per migliorare la marginalità, pur continuando a sostenere la crescita dei nostri ricavi, ha iniziato a diventare visibile”. Allo stesso tempo, afferma, “non siamo isolati dalle dinamiche di mercato negative che colpiscono i consumatori e i rivenditori a livello globale. Il traffico nei nostri negozi è in calo da aprile e i nostri partner di vendita al dettaglio, soprattutto negli Stati Uniti, stanno ancora facendo i conti con le scorte extra accumulate negli ultimi mesi, che limita la loro capacità di effettuare nuovi ordini”. Una combinazione di fattori, cui si aggiunge anche la politica cinese sul contenimento del Covid, che “sta causando una riduzione del ritmo dei nuovi ordini”.