Dopo mesi di discussioni va verso la definizione la situazione della Natuzzi, azienda pugliese di divani quotata a New York, che ha annunciato in una nota di “aver raggiunto un accordo con i sindacati che prevede la riduzione degli esuberi strutturali da 1.506 a 534”. Ieri, infatti, è stato siglato, presso la sede di Confindustria a Roma, il verbale d’intesa che aggiorna l’accordo firmato il 10 ottobre 2013 che aveva dato il via al piano di riorganizzazione dell’assetto industriale del gruppo in Italia. “Si tratta di un risultato che permette di dare continuità e di rafforzare il percorso industriale, già avviato, volto al recupero della competitività delle produzioni italiane del Gruppo Natuzzi e di ridurre gli esuberi strutturali che passano da 1.506 (definiti a ottobre 2013) a 534 dipendenti”, prosegue la nota.
Il nuovo organico in Italia sarà, quindi, composto da 1.800 dipendenti (dagli attuali 2.334), per i quali (operai e impiegati) l’accordo prevede l’applicazione del contratto di solidarietà. La restante parte “verrà affidata alla tutela della cassa integrazione”.
Anche i sindacati salutano con favore il raggiungimento dell’accordo che in una nota parlano di “decisione condivisa di percorrere la strada del contratto di solidarietà, da sempre sostenuta da Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil per consentire il riassorbimento degli esuberi. E così è stato: da 900 dipendenti previsti dal piano industriale, si è giunti ad un numero di 1.500 lavoratori in solidarietà, di cui 1.400 da subito e altri 100 con gradualità entro il 2017, recuperando così 600 lavoratori dalla Cigs”.
“Altri 100 lavoratori saranno collocati in nuove società create sul territorio entro il 2015. Per i 309 lavoratori rimanenti, proseguirà la ricerca di nuove aziende, così come previsto dall’accordo di programma. Per questi lavoratori è prevista la Cigs a zero ore con possibilità di accedere alla mobilità volontaria con incentivi, prosegue la nota sindacale”.
Queste decisioni saranno accompagnate da un piano di investimenti che prevede un budget di 5 milioni di euro entro maggio 2015.
Nei primi sei mesi del 2014 Natuzzi aveva registrato un calo del fatturato del 6,1% e perdite di 24,5 milioni (+11,6%). Si è trattato del settimo anno consecutivo di perdite per complessivi 270 milioni.