Un nuovo accordo a tutela delle imprese brianzole, che già da tempo cercano di fare sistema, arriva a certificare la filiera e la qualità dei loro prodotti. Si tratta del logo ‘Made in Brianza’, un’iniziativa orchestrata da Confartigianato e Camera di Commercio di Monza per tutelare dalla contraffazione le imprese del territorio e i loro clienti che ha visto la creazione di bollini, gratuiti, di colore diverso in base alla tipologia merceologica (marrone per i mobili) da applicare ai prodotti brianzoli.
Sono già 112 le aziende che lo hanno richiesto, per ottenerlo bisogna dimostrare che i propri prodotti sono progettati e realizzati in Brianza, rispettando tutte le norme di sicurezza e qualità. Tra le imprese che già hanno ottenuto la possibilità di applicare il bollino ai propri prodotti il 61,6% è rappresentato da imprese del settore arredo e design.
Secondo i dati raccolti da un’indagine di Confartigianato Lombardia, tra il 2008 e il 2014 sono avvenuti 21.601 sequestri per un totale di 46 milioni di pezzi contraffatti e un valore di 751 milioni di euro. In testa ci sono Milano e la Brianza (607 milioni), poi Brescia (54 milioni), Varese (36 milioni) e Lecco (21 milioni).
In crisi ci sono 9.898 imprese artigiane, le più esposte alla crisi, delle quali lo 0,9% è stato costretto a chiudere nei primi mesi del 2015. Nella sola Brianza nel 2014 sono stati contraffatti 640mila pezzi per un valore totale di 11,6 milioni di euro.
Le realtà a rischio maggiore sono, oltre all’arredamento, anche l’abbigliamento, gli accessori e le apparecchiature elettroniche.