Maxalto ha presentato a Parigi la nuova collezione 2020. Un progetto che vuole rappresentare un’evoluzione del brand, un gioco continuo di memoria e innovazione (“timeless future”), unendo una serie di pezzi nuovi a un grande lavoro sui best seller esistenti, dato da funzioni estetiche, come l’introduzione di oltre 30 nuovi tessuti esclusivi, cuciture inedite e materiali preziosi (es. il legno Tineo lavorato in damier del tavolo Alcor), che funzionali, quali le imbottiture (es. i nuovi cuscini del divano Amoenus soft).
Il progetto dunque si evolve organicamente e coerentemente, portando avanti quello spirito francese ispirato in particolare a Jean-Michel Frank. Per questo motivo la scelta di presentare la nuova collezione a Parigi rappresenta ancora una volta una scelta naturale; nelle parole di Citterio infatti “La casa di Parigi è la casa di Maxalto”. Le varie stanze accolgono gli arredi scelti in toni soft, con una presenza di bianco e nero (“il DNA del brand” sempre nelle parole del suo direttore artistico Antonio Citterio), creando un percorso fluido e accogliente, quasi un cocoon di arredi classici contemporanei, che coniugano materiali eccellenti, lavorazioni accurate, dettagli esclusivi e soluzioni personalizzate in termini di dimensioni che di finiture. Un catalogo unitario dove l’idea di una grande casa Maxalto fatta di tante “stanze comunicanti” finalmente si concretizza.
Tra le novità Alcor, una famiglia di contenitori, credenze, console e tavoli da pranzo accomunati da un’estetica rigorosa abbinata a superfici preziose in essenza, tra cui il nuovo caratteristico legno cileno Tineo, con un motivo damier (a dama); la serie di contenitori/espositori e tavolo bassi Lithos, da posizionare anche a centro stanza; le nuove serie di divani Apollo, Aurae, Amoenus Soft e Otium Soft, caratterizzati da linee pulite e rigorose, ma al contempo morbide ed estremamente confortevoli.