Luceplan presenta quattro nuove famiglie di lampade da outdoor: ‘Fienile’ di Daniel Rybakken, ‘Nui’ e ‘Nui Mini’ di Meneghello Paolelli Associati e ‘Flia’ di Alessandro Zambelli che vanno ad integrarsi alle precedenti collezioni progettate per utilizzo in esterno. Con questo ampliamento di gamma, Luceplan inizia il 2021 puntando sul tema dell’outdoor che si va ad aggiungere a due altri comparti presidiati dal brand in tema di illuminazione: le luci decorative per interni e le soluzioni acustiche.
La collezione Luceplan cresce anzitutto con la versione outdoor della famiglia ‘Fienile’ di Daniel Rybakken. Come avvenuto anche con ‘Costanza’, la reinterpretazione di prodotti con nuove ottiche e materiali, pensati per resistere agli agenti atmosferici, va nella direzione di un design sempre più nomade, in grado di esprimersi con lo stesso approccio formale negli interni e negli esterni.
Nascono poi ‘Nui’ e ‘Nui Mini’, design by Meneghello Paolelli Associati, e ‘Flia’, design by Alessandro Zambelli, che, pur nella diversità di approccio al progetto, mantengono un unico fil rouge, ossia dare evidenza al concetto di ibridazione e contaminazione di spazi indoor e outdoor. In particolare, ‘Nui Mini’ e ‘Flia’ interpretano anche il tema della portabilità, dando sempre più autonomia al consumatore finale nell’assegnazione di ruoli e funzioni del prodotto illuminotecnico.
Si tratta di prodotti pensati soprattutto per ambienti esterni protetti, come il residenziale privato, i giardini condominiali, aree outdoor di hotel e resort, uffici e centri direzionali, e che interpretano una filosofia di marchio e prodotto sempre più orientata a contaminare e giustapporre spazi e prodotti di illuminazione in&out.
“La nuova collezione Luceplan outdoor è animata, in primo luogo, da una considerazione di fondo: nelle tendenze contemporanee del design, indoor e outdoor sfumano sempre più l’uno nell’altro. Non vi sono più separazioni e distinzioni nette, ma una crescente osmosi estetica e funzionale fra diversi ambienti – ha commentato l’amministratore delegato Patrizia Vicenzi -. Vi è un crescente bisogno, tanto da parte dei clienti privati quanto dei progettisti, di concepire l’outdoor come una naturale continuazione stilistica degli spazi interni. Questo aspetto si proietta nella progettazione stessa dei prodotti di illuminazione, che si devono adattare a nuove esigenze, trasformandosi in oggetti polifunzionali e nomadi”.