Il buon momento dell’economia internazionale spinge il comparto del mobile e della luce italiani che recuperano terreno sui mercati esteri di sbocco. Anche nei prossimi due anni le proiezioni sono positive e il saldo commerciale altrettanto.
Le imprese esportatrici italiane stanno sfruttando il positivo ciclo economico internazionale, che contribuirà a portare le esportazioni su livelli addirittura superiori a quelli pre Covid già a partire da quest’anno. L’emergenza pandemica ha consentito di abbassare ulteriormente il costo del lavoro e, quindi, i costi di produzione delle aziende italiane, sono tra i più bassi nel confronto europeo. Secondo il Rapporto Coop 2021, “la crescita dell’export sarà intensa anche nel prossimo biennio, ma cresceranno parimenti le importazioni, alimentate dagli investimenti del Next Generation Eu”. Insomma, quel che il rapporto mette in luce è che la ripresa che sta caratterizzando l’economia italiana, almeno nel primo semestre dell’anno, ha a che vedere anche con gli scambi commerciali. La domanda estera ha ritrovato slancio e le imprese ne traggono beneficio, al punto che i livelli di import ed export non solo hanno recuperato le posizioni pre Covid, ma le hanno superate. In generale, nei primi sei mesi dell’anno, il valore delle esportazioni è stato pari a 250 miliardi di euro, superiore non solo ai 201 miliardi del 2020, ma soprattutto rispetto ai 240 miliardi registrati nella prima metà del 2019. Ora, stando al Rapporto, anche la dinamica delle importazioni è stata tale che ha consentito un recupero dei livelli pre-pandemici, soprattutto in considerazione della disponibilità di capitali da destinare agli investimenti e all’accumulazione di scorte, come conseguenza di un clima di fiducia estremamente positivo delle aziende esportatrici e di attese di crescita del fatturato derivante dai mercati esteri.
ARREDO E ILLUMINAZIONE +43,2% DI EXPORT
Il comparto arredo e luce (+43%) è tra i settori al top della classifica. Il dato che riporta Coop trova riscontro in quelli elaborati da FederlegnoArredo. Nei primi cinque mesi del 2021, l’export del macrosistema arredamento e illuminazione risulta essere decisamente in crescita. Il valore delle esportazioni si attesta a 5,4 miliardi di euro, segnando così un incremento del +43,2% rispetto all’analogo periodo dello scorso anno. Ma il segno più c’è anche se si considerano i primi cinque mesi del 2019: allora le esportazioni pesavano 5,1 miliardi di euro. Si evince che la crescita sul 2019 risulta essere del 5,7%. Analizzando le geografie di sbocco, la Francia è la prima con 988,5 milioni di euro, +53,7% rispetto al periodo di gennaio-maggio del 2020 e +15,3% rispetto allo stesso periodo del 2019; gli Stati Uniti valgono 573,5 milioni di euro, +73,7% sui primi cinque mesi del 2020 e +35,2% del 2019; la Germania (555,5 milioni di euro; +32,8%; +8,6%). Questi Paesi con Regno Unito e Svizzera costituiscono i primi cinque sbocchi commerciali. Ma tutti e 25 i mercati di sbocco, evidenzia FederlegnoArredo, mostrano numeri positivi.
IMBOTTITI +63,2%, FRANCIA PRIMO MERCATO SBOCCO
Entrando nel dettaglio dei singoli comparti, le esportazioni del solo arredamento nei primi cinque mesi del 2021 registrano un buon incremento (3,1 miliardi di euro, +52,2%). Il dato resta positivo anche se raffrontato al 2019, +10,1%. Francia, Stati Uniti e Germania rappresentano i primi tre mercati di sbocco. In forte crescita anche le importazioni (868,9 milioni di euro, +36,5%) con decisi incrementi da parte di tutti i principali Paesi fornitori, in particolare la Cina che resta il primo con un valore di quasi 267 mln di euro. L’export di area living vede una crescita del 68,3% a 266,2 milioni nel periodo; gli imbottiti salgono a 870,2 milioni +63,2% con la Francia che si conferma il primo sbocco commerciale estero con il 25% del totale esportato. Il comparto delle camere da letto mostra un autentico balzo: +80,5% a 287,9 milioni di euro. Gli Stati Uniti costituiscono il primo sbocco commerciale estero di questo comparto con una quota del 27%. Le cucine crescono del 44,4% a 345,4 milioni. Positivi anche i numeri dell’arredobagno, e del sistema ufficio che però non riesce a tornare ai livelli pre pandemia e che rispetto al 2019 perde il 9,9%. Migliorano le importazioni (+44,1%) con la Cina, primo Paese fornitore, che rappresenta oltre un terzo del totale importato dall’Italia, seguita da Germania, Polonia, Paesi Bassi e Spagna. Anche per illuminazione si assiste a un rimbalzo, sia in termini di esportazioni, sia di importazioni.
NEI PROSSIMI DUE ANNI
Ma cosa accadrà nel prossimo biennio? Stando alla Rapporto Coop, “nonostante il rallentamento della domanda mondiale che presumibilmente si verificherà nel 2022, le esportazioni italiane continueranno a crescere, raggiungendo i 535 miliardi di euro nel 2023, pari a un differenziale di +11% rispetto ai livelli registrati nel 2019. Tale crescita riguarderà non solo i beni ma anche i servizi, in corrispondenza del progressivo superamento delle restrizioni e della conseguente ripresa dei viaggi internazionali che alimenterà il turismo estero in Italia e la relativa spesa”. E per il legno arredo? Più difficile fare previsioni per i singoli comparti. Sappiamo però che il sistema è forte. La produzione complessiva della filiera oggi raggiunge i 39 miliardi di euro, di cui 15 miliardi di euro destinati all’export, oltre 300mila addetti e 71.500 imprese, con un saldo commerciale attivo di 7,6 miliardi di euro. Il macrosistema arredamento vale 21 miliardi di euro di cui 11 miliardi destinati all’export e 10 miliardi al mercato nazionale.