Lualdi è cresciuto del 15% nei primi due mesi del 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019, esercizio chiuso con 18 milioni di ricavi. “In più, nel primo bimestre, abbiamo acquisito un portafoglio ordini che, sommato al fatturato, corrisponde al 50% del lavoro fatto nell’intero 2019”, dichiara a Pambianco Design Alberto Lualdi, amministratore delegato della società, attiva dal 1960 e ormai giunta alla quinta generazione.
Ottime premesse a cui ha fatto seguito “una situazione inimmaginabile. È cambiato dall’oggi al domani il modo di lavorare, di interagire con i nostri clienti, con il mondo dell’architettura e, in sostanza, con tutta la filiera”, afferma il ceo. Ma l’azienda, che già a partire dallo scorso anno aveva intrapreso un programma avanzato di digital transformation, non si è fatta trovare impreparata, riscontrando nel digitale un valido supporto alla gestione del rapporto con gli agenti e al mantenimento dei contatti con la clientela, soprattutto straniera, in concomitanza con la pandemia e il conseguente rinvio del Salone del Mobile all’aprile 2021. La situazione emergenziale ha comportato un’accelerazione dei processi di digitalizzazione di molte realtà aziendali che ormai si trovano, secondo Lualdi, “a un punto di non ritorno, ma felicemente raggiunto. Nel nostro settore, la qualità manifatturiera e la preziosa manualità artigianale prevalgono sul grado di informatizzazione per quanto riguarda sia la produzione che i reparti commerciali. Per questo motivo, ritengo che tutto il comparto ne potrà trarre beneficio”.
L’attività dell’azienda, alimentata da una quota export pari al 70%, è stata sospesa una settimana prima del lockdown nazionale. “Nel giro di due giorni abbiamo deciso di lavorare da remoto e siamo stati operativi fin da subito. Abbiamo cercato di trasformare quello che era un momento di crisi in un’opportunità da cogliere”. All’estero, la società ha una filiale negli Usa, con due showroom a New York e Miami (e prossimamente anche a Los Angeles), che esprime 8 milioni di dollari di fatturato, e ha di recente aperto due uffici a Londra e a Hong Kong. “È stata l’occasione per sfruttare queste business unit a sostegno dell’attività commerciale, di promozione e di informazione presso i nostri clienti. Per cui non ci siamo mai fermati, abbiamo continuato a condurre la nostra attività, seppure con modalità e ritmi diversi”, aggiunge Lualdi.
Commentando l’andamento dei mercati esteri durante la ‘fase 2’, “la Russia, soprattutto, ha mantenuto un livello piuttosto costante. La Cina ha rallentato, ma dal termine del lockdown si è pienamente riattivata. Hanno sempre continuato a pervenirci richieste di informazioni e di preventivi, abbiamo avuto conferme di nuovi showroom e adesso stiamo programmando per tutto il mese di giugno dei training tecnici con i venditori dei nostri dealer. Per cui, in questo momento, i segnali sono più che positivi”. Anche negli Stati Uniti, riferisce l’AD, le attività sono proseguite, anche se in misura inferiore, ma senza mai subire un vero e proprio arresto. In generale, si percepisce un’impazienza diffusa di tornare alla normalità del lavoro quotidiano. “Quello che il virtuale non potrà mai sostituire è il rapporto umano, che è imprescindibile, e la carica emotiva che il contatto personale determina”.
Riportando l’analisi sul piano economico, il fatturato ha subito un calo del 25% nei mesi di marzo e aprile, ma a partire da maggio l’acquisizione delle commesse è stata progressivamente in aumento. “Fare una proiezione a fine anno è un po’ una scommessa, ma siamo sicuramente fiduciosi di recuperare buona parte del business”. La produzione manifatturiera italiana ha come asset strategici non solo “il livello qualitativo unico al mondo”, ma anche “una classe imprenditoriale brillante, dinamica e indomita”. In conclusione, “bisogna avere fiducia, guardare avanti e non fermarsi. Rendiamoci conto che si tratta di una situazione nuova, ma anche che abbiamo tutti gli strumenti per affrontarla. Oltretutto, ci siamo riappropriati del vivere in casa e questo probabilmente lascerà il segno sui trend futuri”.