La Fonderia Napoleonica del quartiere Isola, uno degli spazi più suggestivi di archeologia industriale a Milano, ha ospitato il lancio del concept Brandina by Colombini Casa. I quattro prototipi, realizzati con il tessuto del lettini da mare tipici della riviera romagnola, rappresentano un’operazione di brand extension nella quale Colombini Casa ha messo il proprio know how e Marco Morosini, fotografo e designer pesarese che ha lanciato Brandina The Original, il concept.
L’idea, racconta l’amministratore delegato del gruppo Emanuel Colombini, è nata per proporre nei 75 monomarca di Colombini Casa un prodotto che richiamasse il territorio e le origini del marchio, che nasce nella Repubblica di San Marino, e la scelta di unire il design con la filosofia fashion di Brandina, fenomeno dell’estate 2015 con oltre 100 mila pezzi venduti, è stata una conseguenza naturale. “Si tratta – sottolinea il CEO – di un tocco fashion/design che rompe gli schemi dello stile borghese tipico con cui in genere si approccia l’export. Questi quattro prototipi costituiscono un inizio e nascono per interni, perché siamo un brand specializzato nell’indoor, ma è chiaro che il prodotto si presta molto bene per l’outdoor e un indomani potremmo sviluppare le necessarie tecnologie per creare la collezione da esterni”.
Il gruppo Colombini comprende i marchi Colombini Casa, Rossana e Febal Casa, per un totale di oltre mille collaboratori, 150 negozi monomarca previsti a fine anno (75 in Italia con Febal Casa e i 75 all’estero di Colombini Casa) e un giro d’affari 2015 di 170 milioni di euro. Gli investimenti sono distribuiti tra i brand e focalizzati in particolare sulla ricerca. Per Rossana, specializzato nell’ambiente cucina, sono stati avviati tre flagship (Milano, Londra e Mosca) e un quarto sarà inaugurato entro il 2016 a Miami. “Vogliamo consolidare i nostri tre marchi – sottolinea Emanuel Colombini – perché abbiamo una vastità di gamma piuttosto complessa, ci mancherebbe l’estensione di Rossana sul mondo living che è in programmazione, ma non nell’immediato. Se devo indicare una priorità è la crescita all’estero, visto che l’Italia rappresenta ancora il 90% dei ricavi e quindi possiamo fare tanto oltre confine. L’obiettivo del 2016 è arrivare a 180 milioni di euro, mantenendo il tasso di incremento ragionato degli ultimi esercizi, caratterizzati mediamente da un +5-6% l’anno”. Troppo alta l’esposizione verso il mercato interno? Colombini non teme comunque ripercussioni. “L’Italia – conclude – ci sta offrendo grosse soddisfazioni, perché la crisi ha comportato selezione e di conseguenza si è ridotto il numero dei competitor”.