Nonostante il 2020 si sia presentato come un anno particolarmente difficile per via della pandemia con un fatturato a 125 milioni di euro in calo del 15% rispetto al 2019 quando aveva registrato oltre 146 milioni, il Gruppo Limonta prosegue con il suo piano di investimenti di circa 8 milioni di euro rivolti soprattutto a nuovi impianti e tecnologie sempre più innovative. “Il settore che ha risentito maggiormente della crisi è stato quello dell’abbigliamento mentre ha tenuto di più la divisione Interiors e la business unit Accessories – spiega l’amministratore delegato Paolo Limonta -. Il nostro obiettivo per il 2021 è quello di tornare vicino ai numeri pre-crisi anche se sarà più complicato per quello che riguarda la parte abbigliamento. Un altro fattore che gioca a sfavore è il forte aumento dei costi delle materie prime tessili e chimiche”.
Investimenti che il Gruppo destina allo sviluppo di un approccio sempre più sostenibile sia dal punto di vista della selezione dei materiali per la realizzazione dei prodotti sia per gli impianti industriali. Il progetto Be Limonta nasce, appunto, con l’intento di portare avanti un modello di sviluppo sostenibile in tema ambientale, sociale ed economico. Un percorso iniziato anni fa che si concentra sul costante monitoraggio e miglioramento di performance per la salvaguardia dell’ambiente e sulla ricerca di prodotti a basso impatto ambientale. “Be Limonta rappresenta per noi una promessa, una dichiarazione di intenti nell’attenzione alle esigenze del pianeta – spiega l’AD -. È l’impegno che ci assumiamo giorno dopo giorno per migliorarci e per fare in modo che le nostre azioni non rechino danno all’ambiente. Un progetto iniziato da tempo e che, siamo certi, lascerà un segno molto importante in futuro”.
A livello di prodotto, l’azienda si impegna nella scelta e nella lavorazione delle materie prime, testimoniata dal costante incremento di produzione di tessuti provenienti da materiale riciclato. All’interno dell’azienda, infatti, vengono utilizzati filati riciclati di varia natura: dalle fibre naturali come cotone (soprattutto per la produzione di tessuti nella divisione Interiors, dedicata all’arredamento o come supporti per spalmature per la divisione Fabrics and Coatings), fino a quelle sintetiche come i filati di nylon riciclato e poliestere riciclato da bottiglie di plastica (PET). La grande attenzione riposta nell’utilizzo di filati riciclati è supportata dai numeri: nel solo 2020 sono stati lavorati da Limonta circa 1.339.500 metri lineari di tessuto con filati riciclati, un incremento di circa il 176% in più rispetto al 2019 (485.225 MTL).
Be Limonta, oltre che nel prodotto, è anche e soprattutto sostenibilità nei processi produttivi che si misurano con quelle che sono definite Best Available Tecniques (le migliori tecnologie disponibili al momento) messe in atto dal Gruppo per garantire che ogni tipologia di effluente, emissione in atmosfera o scarico idrico, venga trattato in modo efficace, tutelando l’ambiente che circonda i propri dipendenti, le comunità locali e gli stabilimenti.
L’azienda, inoltre, persegue la tutela dell’ambiente e la creazione di valore sostenibile e condiviso attraverso l’installazione di moderni impianti fotovoltaici: dal 2010, anno di installazione, ad oggi sono state evitate mediamente 1,16 milioni di tonnellate di CO2 all’anno e prodotta energia per una media di 2,2 milioni di KWh all’anno).
Limonta si avvale inoltre di un innovativo impianto di trigenerazione che ha prodotto in autonomia energia per più di 5.023 Mwh nel solo 2020; un impianto di trattamento dei reflui industriali e diversi impianti di abbattimento delle emissioni nocive in atmosfera. Le politiche di efficienza energetica aziendale hanno permesse nell’ultimo anno di produrre in autonomia circa il 49% dell’energia necessaria allo stabilimento principale di Costa Masnaga. Di particolare rilevanza è l’impianto a ciclo chiuso di distillazione del solvente che crea un duplice beneficio a livello ambientale: da una parte garantisce il recupero e riutilizzo al 100% della materia con conseguente riduzione dell’utilizzo di risorse non rinnovabili e dall’altra, determina una significativa riduzione degli scarti.
Prossimo step in materia di sostenibilità, sarà la presentazione nel mese di maggio del primo bilancio di sostenibilità, uno strumento che andrà a testimoniare il grande lavoro svolto dall’azienda nell’ultimo triennio sotto molteplici aspetti che spaziano dalla responsabilità Sociale d’Impresa, agli investimenti per contrastare i cambiamenti climatici, alla misurazione dell’impatto ambientale, sociale ed economico nel territorio in cui l’azienda opera.