A fronte della riduzione delle perdite registrate nel 2018, il gruppo inglese Made.com sta pianificando lo sbarco in tre nuovi mercati e il ritorno in Italia. Sebbene il suo mercato nazionale rappresenti ancora quasi il 60% dei ricavi, le vendite crescono più rapidamente in Europa man mano che la società si espande.
L’ESPANSIONE ATTIRERA’ NUOVI DESIGNER INDIPENDENTI
Made.com, che vende mobili esclusivi e oggetti per la casa commissionati direttamente dai designer, è stato co-fondato nel 2010 da Brent Hoberman, creatore del sito di viaggi lastminute.com. Opera in nove mercati e ora prevede di aprire in Portogallo, Danimarca e Svezia quest’anno e di tornare in Italia, dove l’e-tailer aveva già debuttato nel 2013 in partnership con Rcs per una parabola durata fino al 2016.
L’amministratore delegato Philippe Chainieux ha dichiarato che l’espansione consentirà all’azienda di attirare più designer a vendere i loro prodotti. “Vogliamo essere l’unica destinazione per i designer indipendenti che vogliono raggiungere una clientela sofisticata che si estende dal nord al sud dell’Europa“, ha affermato.
OFFERTA AMPLIATA AL LIFESTYLE
L’e-tailer ha ampliato la sua offerta a prodotti lifestyle quali poster, candele, giochi da tavolo, biciclette e persino accessori per animali domestici. L’idea è di avvicinare i clienti meno abituati agli acquisti online con iniziali piccoli acquisti per poi fidelizzarli fino a portarli ad acquistare anche grandi oggetti di arredamento, come divani o tavoli. Per far prendere confidenza con il marchio e con la sua gamma di offerte Made.com ha inaugurato anche uno showroom a Londra di 1.100 metri quadrati, non destinato alle transazioni ma all’interazione con gli esperti di design della società. Altri showroom sono già presenti a Parigi, Amsterdam e Berlino, altri ancora sono in lavorazione.
MADE.COM REGISTRA VENDITE A +37%
L’amministratore delegato di Made.com ha affermato che le perdite operative del gruppo prima del deprezzamento e dell’ammortamento si erano costantemente ridotte per raggiungere “quasi il pareggio” lo scorso anno da una perdita di 2 milioni di sterline (circa 2,3 milioni di euro) nel 2017 e di 3,9 milioni (ca. 4,5 milioni di euro) nel 2016. Le vendite sono aumentate del 37% raggiungendo 173 milioni di sterline (ca. 198 milioni di euro) per il 2018 rispetto ai 127 milioni di sterline (ca. 145 milioni di euro) dell’anno precedente e 91 milioni di sterline (ca. 104 milioni di euro) nel 2016.