Piscine a sfioro costruite sui tetti degli edifici. Questa è la sfida che gli studi di architettura di tutto il mondo si trovano ad affrontare sempre più spesso per una tendenza che sembra raccogliere sempre più consensi, soprattutto nell’hotellerie e nel residenziale di lusso.
Chiamate anche “infinity pool“, queste strutture sospese tra cielo e terra giocano su un effetto ottico suggestivo che permette di spaziare con lo sguardo sullo skyline delle metropoli: l’abbassamento di uno o più bordi in grado di far tracimare l’acqua oltre la vasca senza alcun limite visivo.
In arrivo nel 2020 due interessanti progetti sul tema da Londra e Barcellona. Compass Pools (www.compass-pools.co.uk) noto costruttore del Regno Unito porterà nel centro di Londra un grattacielo, sede di un hotel a cinque stelle, di 55 piani a 220 metri d’altezza che avrà sul tetto una infinity pool. Il nome dell’opera sarà appunto “Infinity London“. La vasca sarà realizzata in polimetilmetacrilato, un materiale acrilico che trasmette la luce a una lunghezza d’onda in grado di rendere la piscina perfettamente limpida. Una scala a chiocciola rotante salirà dal fondo della piscina ogni volta che qualcuno vorrà entrare o uscire dalla piscina, secondo il principio delle porte dei sottomarini. Infine, affinché non fuoriesca l’acqua in caso di forte vento sarà integrato un anemometro.
Antares è, invece, il nome di una nuova torre con servizi esclusivi in arrivo nella capitale spagnola: 30 piani, 89 alloggi e tra i numerosi servizi offerti anche la presenza sul tetto di una terrazza con piscina a sfioro. Il progetto porta la firma dell’architetto francese Odile Decq che è partito da un volume in cemento preesistente valorizzando il sito con interventi di architettura integrata.