Il settore dell’arredo alto di gamma, che ha chiuso il 2021 con un giro d’affari di 40 miliardi di euro (+7% rispetto al pre-Covid) potrebbe toccare i 60 miliardi nel 2026. Lo evidenzia il Bain-Altagamma High-End Design Market Monitor 2022, presentato oggi al Salone del Mobile.Milano. Stando al report, nei prossimi anni il mercato è atteso in accelerazione rispetto al suo percorso di crescita storico (media annua del +4%), per attestarsi su un trend del +5-7% annuo. Peserà il ruolo dei canali digitali (dal 7% all’8-10% del mercato), quello del contract (dal 10% all’11-13%), una penetrazione più profonda in nuovi mercati (in primis quello asiatico, dal 17% al 23%), e un crescente livello di brandizzazione, tenuto conto che i brand italiani rappresentano circa il 25% del valore totale del mercato.
E se oggi il mercato è frammentato, per l’alto numero di player dedito principalmente alla distribuzione wholesale (circa il 70% del mercato), le tendenze che ne guideranno l’evoluzione saranno innanzitutto il nuovo rapporto delle persone con le proprie case, la continua ibridizzazione degli spazi, la scelta di vivere al di fuori delle grandi aree metropolitane. Contemporaneamente nelle economie emergenti (Cina, Sud-Est asiatico) si attende una seconda ondata di urbanizzazione che può favorire la crescita del mercato immobiliare e delle costruzioni (un mercato che è stimato crescere dai 2,6 trilioni di euro del 2015 ai 5 trilioni del 2026)
“Le aziende del comparto – sottolinea Claudia D’Arpizio, Senior Partner e Global Head of Fashion & Luxury di Bain & Company – sono chiamate a un ripensamento strategico, evolvendo da produttori a retailer con l’obiettivo di intercettare il potenziale legato alla trasformazione delle abitudini di consumo, incorporando anche opzioni orientate al noleggio e alla circolarità. Grazie alla loro leadership, i brand italiani potranno fare da apripista per guidare il cambiamento, sfruttando il loro dna distintivo di imprenditorialità, innovazione e creatività”.
“I brand italiani – aggiunge Matteo Lunelli, presidente di Altagamma – sono protagonisti con il 25% di quota di mercato e potranno cogliere queste grandi opportunità attraverso una ulteriore managerializzazione, investendo sulla sostenibilità e puntando all’internazionalizzazione in Cina e Usa, entrambi mercati con un significativo sviluppo immobiliare”. Per Maria Porro, presidente del Salone del Mobile.Milano, “attenzione alla sostenibilità, alla ricerca e al valore dell’artigianalità sono garanzia di crescita e successo, oltre a rappresentare gli elementi chiave per aprire nuovi mercati interessati al meglio del made in Italy”.