Sostenibile è la parola d’ordine all’ultima edizione di Nomad, l’appuntamento itinerante dedicato al collezionismo d’arte e design che si è svolto dal 23 al 26 febbraio in uno dei punti più spettacolari di St. Moritz, al quale hanno preso parte trenta gallerie. Nei quattro giorni dell’edizione invernale gli appassionati e i collezionisti hanno potuto ammirare l’insolita installazione proposta da Nilufar Gallery, che sintetizzava il dialogo interdisciplinare promosso dalla fiera attraverso la sperimentazione di stili, tecniche e materiali diversi: un medley di opere vintage e contemporanee accanto alle creazioni dei nuovi talenti della galleria. Da Angela Weber Möbel, una ricca collezione di design americano, italiano e scandinavo dagli anni Trenta agli anni Settanta, con opere di James Mont, Samuel Marx, Paavo Tynell, Birger Kaipiainen e Bjorn Wiinblad. Il progetto speciale ‘Una Buona Mano Fornasetti’ che applica il tema delle carte da gioco a mobili e accessori rivestiti con lastre litografiche originali degli anni Cinquanta in zinco, abbinate a radica e ottone.

Second Nature, galleria nomade con sede in Svizzera, ha presentato opere di designer e artisti come Stéphanie Baechler, Fabio Hendry (Hot Wire Extensions), Yvonne Rogenmoser, Al-exandra Gerber, Studio Piccolli e Dimitri Bähler in un’esposizione che ha compreso tessuti, ceramiche, oggetti di illuminazione e piccole pellicce. Infine il progetto concepito da Fna Concept che si è immerso nella collezione di Volumnia, spazio storico e iconico nella città di Piacenza dedicato al design italiano di metà secolo. In questa collaborazione, la collezione tessile di FNA ha vestito rare poltrone iconiche dal design anni ’50.
Accanto alle gallerie di design non mancavano quelle con progetti espositivi di arte contemporanea e tra queste Galerie Gregor Staiger di Zurigo vicina ai temi femministi e tecniche figurative; Elisabetta Cipriani da Londra, con progetti di wearable art e le opere di artisti gioiellieri; Shåk Gallery di Bruxelles, fondata dai collezionisti Marcela Sheridan e Bertil Åkkeson con l’intento di creare un ponte fra generazioni, tradizioni e generi, mettono in scena opere che miscelano la cultura orientale e occidentale. La galleria Olivier Varenne ha presentato un gruppo di opere di importanti artisti contemporanei e del Novecento, tra cui John Armleder, Christo, Jean Dubuffet, Gregory Masurovsky e Chiharu Shiota. Larkin Erdmann Gallery ha presentato”Icons of the 20th Century” e tra i pezzi forti la scultura mobile del 1952 White Dots on Orange Stack di Alexander Calder, oltre a opere di Alberto Giacometti, Pablo Picasso, Jackson Pollock e Man Ray.
“Uno degli aspetti più salienti di questa edizione – spiega Giorgio Pace, fondatore insieme a Nicolas Bellavance-Lecompte di questa fiera boutique – è l’attenzione alla sostenibilità e ho chiesto alle gallerie partecipanti di esporre progetti sostenibili mentre insieme a Ad Italia abbiamo deciso di ospitare il primo Design Sustainability Summit in Engadina coinvolgendo creativi internazionali e attori della scena del design a fornire il loro prezioso contributo alla promozione di una visione più sostenibile del futuro”. Tra i creativi che hanno offerto la loro sensibilità al tema della sostenibilità Cyrill Gutsch (CEO di Parley for the Oceans), Tsherin Sherpa (artista nepalese che vive tra la California e Kathmandu), Rossana Orlandi (direttrice della Galleria Rossana Orlandi di Milano), Francesca Neri Antonello (Fondatrice di Fna Concept), Antonella Centra (Executive Vice President General Counsel, Corporate Affairs & Sustainability) e Yasmine Mahmoudieh (designer e architetto).
Altrettanto inedita la collaborazione fra Nomad e Gucci, che ha dato vita al progetto curatoriale ‘Artists in Flux’: una piattaforma in cui arte, design e architettura possono dialogare su scala globale. “Questo primo capitolo – racconta Pace – vede in mostra le opere di Lola Montes Schnabel, artista americana di base in Sicilia, Yves Scherer, artista svizzero di base a New York, e Tsherin Sherpa, artista nepalese che vive tra la California e Kathmandu”.