Il gruppo italiano Salice, che nel 2021 ha messo a segno un fatturato consolidato di oltre 200 milioni di euro, ha ceduto la maggioranza alla società di investimento belga Cobepa, ma la famiglia fondatrice, giunta ora alla terza generazione con Francesca, Massimo e Sergio Salice, rimarrà come azionista di minoranza e manterrà gli attuali ruoli in azienda.
Il riassetto azionario del gruppo, presente sul mercato dal 1926 e attivo a livello internazionale nel design e nella produzione di componentistica per il settore del design e del mobile di altissima gamma, segna l’inizio di una nuova fase di investimento e di sviluppo. La partnership con Cobepa, società di investimento indipendente con circa 4,2 miliardi di euro di net asset value, rafforzerà, infatti, la posizione di Salice sul mercato e farà da propulsore alla crescita, sia in termini di espansione geografica sia di penetrazione in nuovi segmenti di mercato.
Attualmente Salice è presente in 90 Paesi del mondo, riporta Il Sole 24 Ore, con il mercato italiano che rappresenta il 23% del giro d’affari, mentre gli Stati Uniti, con circa il 30%, sono in forte crescita. Seguono, Cina (13%) e altri mercati europei come Germania (8%) e Francia (4%).
Il trend finanziario di Salice è sempre stato in crescita: nel 2018 l’azienda generava 133 milioni di euro di fatturato, nel 2019 141 milioni, nel 2020 l’azienda circa 150 milioni. Tra i clienti figurano note aziende del settore design, come Giorgetti, Fendi Casa, Arclinea, Veneta Cucine, Scavolini e B&B Italia.