Urbanizzazione, smart city e settore pubblico dettano l’agenda del cambiamento. La nuova tecnologia traina il mercato e nei prossimi anni promette di soppiantare le sorgenti tradizionali
Le dimensioni del mercato globale dell’illuminazione cresceranno di oltre 2,3 miliardi di dollari tra il 2018 e il 2022, secondo quanto riporta Technavio. La società d’analisi tecnologica britannica ha identificato il calo dei costi di produzione dei led come uno dei principali fattori di sviluppo per il comparto lighting, dato che si accompagna alla riflessione eco-sostenibile che occupa l’agenda internazionale, e lo sarà ancor più in prospettiva. Il tutto si traduce in un vero e proprio cambiamento di rotta nella produzione aziendale con rilevanti conseguenze economiche per i player di mercato.
DUE TERZI A LED
Normative sensibili alle tematiche ambientali, attenzione alla standardizzazione degli apparecchi perché possano utilizzare sorgenti a led, il settore immobiliare sempre più fiorente che mira a raggiungere classi energetiche avanzate: sono questi i tre principali fattori trainanti per il mercato dell’illuminazione, in aggiunta all’aumento dell’urbanizzazione e alla conseguente crescita della domanda di dispositivi illuminotecnici idonei. Csil (Centro Studi Industria Leggera) ha stimato che i segmenti di mercato “illuminazione commerciale” e “per esterni” saranno i principali ambiti di espansione, con incrementi medi di oltre il 20% ciascuno nei prossimi cinque anni, e ha aggiunto che il consumo mondiale di apparecchi per illuminazione a led, dopo aver realizzato un valore di 42 miliardi di dollari nel 2016, è destinato ad arrivare a 74 miliardi di dollari entro il 2021. La previsione è quindi di una rivoluzione tecnologica, con l’illuminazione tradizionalmente intesa destinata a virare in picchiata: oggi vale 55 miliardi, tra due anni dovrebbe scendere a quota 37. Se si considera che nel 2008 il giro d’affari dei ledrappresentava solo il 5-6% di quello complessivo, la crescita al 47% registrata due anni fa e la previsione di toccare il 67% per il 2021 testimoniano che non si sta parlando di un’ipotesi, ma di un dato di fatto.
RISPOSTA SOSTENIBILE
Il mondo dell’illuminazione è tra i più veloci nel cambiamento e tra i più controversi, oltre che vario per sua stessa definizione. Tra i vari settori dell’arredo è quello che forse si caratterizza maggiormente per uso della tecnologia ma anche per capacità di trasmettere un patrimonio culturale. La stessa velocità di perfezionamento e crescita tecnica che lo contraddistingue fa sì che il mercato che lo riguarda sia altrettanto rapido e reattivo. Negli ultimi anni, il lighting si è affermato prepotentemente all’interno delle vendite per arredo, ma il vero balzo riguarda i sistemi d’illuminazione pubblica, dagli esterni agli interni, con ricorso alla tecnologia led. Il significativo aumento dello sviluppo delle infrastrutture e l’affermarsi delle smart city sono i principali fattori alla guida della crescita del mercato dell’illuminazione a led industriale e commerciale, ma ce ne sono anche altri che concorrono a far crescere velocemente il mercato. Un ruolo decisivo appartiene infatti alle norme governative e agli standard in materia di efficienza energetica, che si fanno sempre più rigorosi per tutto ciò che è pubblico, dalle strade, alle gallerie ai musei, fino agli uffici. A questi va aggiunta anche una nuova consapevolezza sull’uso di soluzioni d’illuminazione ad alta efficienza energetica tra i consumatori, ma anche l’attenzione eco-sostenibile in ambito industriale e commerciale che mira ad ottenere apparecchi con maggiore efficienza energetica. Le aziende leader citate nel rapporto sul mercato dell’illuminazione a led industriale e commerciale comprendono, tra le altre, Philips Electronics, Cree, Ge Lighting Solutions, Toshiba Corporation e Osram Licht, multinazionali che si sono contraddistinte per il lancio di nuovi prodotti e per aver collaborato con altri leader di mercato per innovare e soddisfare le crescenti esigenze e le richieste dei consumatori. La direzione del mercato è quindi una e una sola: sostenibilità. E i led in questo momento costituiscono la risposta a questa esigenza, applicabile oggi e nel prossimo futuro a tutti i settori, dallo stradale a quello nautico, passando dal residenziale, dagli uffici ai musei fino al commerciale.
LA SITUAZIONE ITALIANA
L’analisi di Csil porta buone nuove anche per l’Italia, che sembra confermarsi tra i leader a livello globale in quanto terzo esportatore con oltre 2 miliardi di dollari,preceduta soltanto dalla Germania che registra vendite estere per 3,5 miliardi e dalla Cina, leader incontrastato con un export quantificato attorno ai 24 miliardi. Le stime vengono confermate dal centro studi di Federlegno Arredo: analizzando i dati consuntivi 2018, emerge che il sistema illuminazione ha chiuso l’anno con una produzione pari a 2,2 miliardi di euro, confermando il risultato dell’anno precedente, nonostante una flessione delle esportazioni che si è manifestata nell’ultimo periodo dell’anno e che ha interessato tutti i comparti manifatturieri italiani. Per il 2019, Stefano Bordone, presidente di Assoluce, non si aspetta cambiamenti di rotta. “Adotterei un cauto ottimismo, ma i dati sono per noi confortanti” ha dichiarato a Pambianco Design. Ottimismo che viene confermato già da subito con le aspettative per Euroluce, che quest’anno occuperà 40mila metri quadrati. “Abbiamo grandi aspettative per questa edizione, ma i feedback e l’interesse degli imprenditori non sembra essere in calo.Anzi: le prenotazioni alberghiere sono alle stelle e c’è fiducia”. Bordone, imprenditore a capo dell’azienda di lampade Kundalini, è consapevole che il settore illuminotecnico italiano sia più forte nell’export che in casa: le maggiori opportunità sembrano essere legate all’Asia, dove si prevede la maggiore crescita globale, ma resta importante lavorare anche nei mercati tradizionali, garantendo qualità tecnologica e quel gusto estetico che contraddistingue il made in Italy.