Un anno “estremamente positivo” quello che si è appena concluso per KE, tra i principali player internazionali nel mercato delle soluzioni ombreggianti e delle schermature solari, mentre il 2023, a fronte di uno scenario a luci e ombre determinate dal contesto macroeconomico, richiede uno sforzo in più per conservare i margini di crescita. E tutti gli strumenti sono sul campo. Lo spiega a Pambianco Design Simone Mazzon, Amministratore delegato della società che fa parte del gruppo internazionale BAT.
Il risultato del 2022, precisa, “non era affatto scontato. Il Gruppo BAT ha chiuso con un fatturato consolidato di 135,2 milioni di euro. Di questi, 83,2 milioni di euro sono stati conseguiti dalla business unit KE (divisione prodotto finito) con una crescita del 14%. Di questo volume complessivo, 52 milioni sono stati realizzati da KE Italia, pari a una crescita del 27%. Lo consideriamo, dunque, un esercizio molto soddisfacente in termini di risultati. Chiaramente le aspettative e i budget previsionali del 2023 scontano un clima di incertezza legato alla situazione dell’economia mondiale e anche italiana, soprattutto in funzione di quelle che possono essere le conseguenze del decreto che ha tolto la possibilità dello sconto in fattura”. Nonostante ciò, nei primi tre mesi dell’esercizio in corso “l’entrata ordini è ancora positiva”. Significa che tutte le operazioni e le iniziative che abbiamo messo in atto nel 2022 per il 2023 stanno generando frutti positivi che compensano l’impatto negativo di questo nuovo decreto”.
Due gli aspetti che in particolare puntualizza Mazzon. Il primo “è che resta comunque la detrazione fiscale del 50%, che veniva già utilizzata come strumento prima che fosse introdotto lo sconto in fattura. Quest’ultima rimane e ne verrà portata avanti la promozione. In parallelo, stiamo sviluppando dei servizi finanziari personalizzati sulle esigenze dei clienti KE, per garantire all’utente finale un insieme di strumenti che agevolino l’acquisto dei nostri prodotti”.
A fronte delle incertezze e degli interventi normativi, tuttavia, Mazzon non teme un rallentamento degli ordini; “I numeri dicono che KE sta acquisendo quote di mercato. Certamente, nel secondo semestre del 2023 è prevedibile che un certo volume legato alle ristrutturazioni del 110% potrebbero determinare una contrazione dei volumi nel mercato generale italiano. Ma noi siamo fiduciosi che le nostre iniziative vadano a compensare, anzi ci permettano di continuare a crescere”.
Il 2022 è stato un anno soddisfacente anche dal punto di vista dei margini: “siamo riusciti a stabilizzare quelli che erano i margini già ottimi del 2021, nonostante ci sia stata una fluttuazione dei costi delle materie prime. L’Ebitda 2022, così come quello previsto a budget 2023 si è oramai attestato al di sopra del 20%, in linea con il precedente esercizio. Siamo stati però abili ad ammortizzare la situazione intervenendo sui listini nel corso dell’anno. Abbiamo lavorato bene anche nell’ottimizzazione dei processi e mantenuto stabile la nostra marginalità”. E anche per il 2023 la società stima una crescita nell’ordine dell’8% per quanto riguarda i volumi di vendita. Un budget previsionale che l’AD definisce “cauto, precauzionale, pur a fronte di aspettative superiori”. Per assicurare la crescita, “stiamo lavorando su più piani: dal punto di vista distributivo continueremo lo sviluppo della nostra rete esclusivista, i KE Store, showroom a brand monomarca. Il primo obiettivo è far crescere questa rete sia in Italia sia all’estero. Contemporaneamente, presenteremo una nuova linea di prodotti, ‘Sunlight’, il nostro ‘giardino d’inverno’ e serra solare che rappresenta un’estensione della gamma. In pipeline abbiamo anche una ulteriore estensione dei prodotti. Come sempre l’innovazione continua” assicura.
Ma KE sta contemporaneamente lavorando su un terzo fronte, “quello dell’M&A: con un advisor stiamo selezionando delle società target da poter acquisire o con le quali realizzare operazioni straordinarie integrandole al nostro Gruppo. Siamo attualmente organizzati attraverso due divisioni: BAT che fa componenti e KE che fa prodotto finito. Noi vogliamo crescere nella divisione del prodotto finito. Si tratta dunque di aziende che sono potenzialmente concorrenti dislocate in paesi dove non siamo particolarmente presenti”. La società dunque guarda all’estero anche se “non sono escluse operazioni sul territorio italiano. Abbiamo diverse attività valutative in corso ed è probabile che andranno a concretizzarsi tra fine la fine del 2023 o più probabilmente all’ inizio del 2024”.
Sottoscrive intanto Mazzon l’appello del Presidente di Assotende, Gianfranco Bellin (Risparmio energetico, Assotende chiede obbligatorietà schermature solari – Pambianco Design (pambianconews.com), relativamente alla determinazione dell’obbligatorietà delle schermature solari: “Per noi è un cavallo di battaglia da anni ed è il motivo per il quale, grazie ad Assotende e Federlegno siamo riusciti a ottenere dal Governo la detraibilità del 50% come risparmio energetico dei nostri prodotti”.