La catena danese di arredamento Jysk, dopo aver deciso lo scorso 24 febbraio di chiudere temporaneamente i propri 86 negozi in Ucraina, per proteggere i suoi collaboratori e le loro famiglie, ha deciso, su richiesta degli stessi dipendenti ucraini, di riaprirne alcuni. Diversi collaboratori, infatti, hanno espresso il desiderio di poter “fare una differenza positiva a livello locale”, spiega la nota di Jysk.
L’azienda che propone mobili, mobili da giardino, tessile per la casa, materassi, biancheria da letto e articoli decorativi d’ispirazione scandinava, sta portando avanti diverse iniziative a favore dell’Ucraina: nei paesi vicini (Polonia, Slovacchia, Romania, Ungheria) i country management team Jysk si stanno adoperando per assicurare donazioni di prodotti di prima necessità alle grandi organizzazioni umanitarie, alle quali, dal sito dell’azienda, si invita a donare direttamente poiché queste realtà “hanno la conoscenza e l’esperienza per portare gli aiuti nel modo più efficiente possibile”. Inoltre, nei paesi sopra citati, dei team dedicati stanno aiutando i colleghi che fuggono dall’Ucraina a trovare alloggio e lavoro.
Jysk sta anche creando un fondo dove tutti i dipendenti possono donare e che sarà gestito dal management team ucraino, al quale l’azienda ha donato 1 milione di corone danesi (circa 134mila euro) come importo iniziale.