La sostenibilità non più a corollario, ma al centro della vita aziendale. Così è per Iris Ceramica Group, realtà leader del suo comparto con 483 milioni di ricavi nel 2018 (-5%), che nella ormai tradizionale conferenza stampa tenuta in occasione di Cersaie ha parlato quasi esclusivamente di questo tema, con due annunci rilevanti: la realizzazione del primo rapporto sulla sostenibilità e la costituzione di una fondazione no profit per la salvaguardia ambientale, lo sviluppo e la coesione sociale.
L’AD Federica Minozzi ha affermato durante l’incontro a Cersaie: “La costituzione della Fondazione Iris Ceramica Group darà una continuità alle attività volute per il gruppo già da mio padre nell’ambito della sostenibilità ambientale e sociale. Per quanto riguarda gli aspetti ambientali, come gruppo, abbiamo già raggiunto gli obiettivi esposti recentemente dal segretario generale dell’Onu António Guterres e fissati per il 2030, con l’obiettivo di arrivare a impatto zero entro il 2050: noi già ora siamo molto vicini allo zero assoluto, con due milligrammi di emissioni per metro cubo nella fabbrica delle grandi lastre rispetto a un limite fissato dalla legge pari a 50. Inoltre abbiamo investito per sostenere progetti di riforestazione”. Nell’ambito sociale, invece, Iris Ceramica promuove comportamenti più etici, il sostegno concreto a realtà e progetti volti alla costruzione di nuovi modelli di aggregazione e di benessere per la collettività e collabora con organizzazioni come Save the Children, Action Aid e The Nature Conservancy. “La sostenibilità è una parte fondamentale della nostra strategia e della nostra cultura aziendale; definisce non solo come facciamo le cose, ma chi siamo”, ha aggiunto Minozzi.
A Cersaie, un forte accento è stato posto sulla tecnologia DYS – Design Your Slabs per la customizzazione delle superfici ceramiche, che offre la possibilità di personalizzare, con qualsiasi tipologia di immagine o illustrazione, le superfici ceramiche prodotte dai brand della holding. DYS è infatti applicabile all’intera gamma offerta con i marchi Iris Ceramica, FMG Fabbrica Marmi e Graniti, Fiandre Architectural Surfaces, Ariostea, Porcelaingres e SapienStone.
“Ci siamo dati l’obiettivo di diventare veri e propri consulenti dei clienti e degli architetti, per proporre soluzioni reali e concrete in grado di rafforzare le relazioni con i nostri stakeholder. Questa modalità ci offre enormi potenzialità di crescita”, ha aggiunto Minozzi, evidenziando peraltro un aspetto importante della nuova strategia di Iris Ceramica Group: quello del prodotto tecnico. “L’avvento della tecnologia digitale ha permesso, nella ceramica, di realizzare qualsiasi prodotto in tempi rapidi e a costi contenuti, ma inevitabilmente il prodotto ha perso qualcosa e il mercato se ne è accorto, reagendo con un orientamento più tecnico. Noi abbiamo investito esattamente in questa direzione e continueremo anche in futuro”. Quanto ai prezzi: l’AD ha evidenziato il posizionamento superiore alla media di mercato per Iris Ceramica Group: “Il prezzo medio a metro quadrato nel settore è di 13 euro, il nostro è di 23 euro”.
Minozzi ha annunciato a Cersaie una ristrutturazione in atto che, contrariamente alle tradizionali ristrutturazioni aziendali effettuate con licenziamenti, determinerà nuove assunzioni. “Sto creando una struttura di gruppo al di sopra dei singoli brand, proprio per arrivare a proporre un’offerta sempre più completa e per condividere esperienze mirate a ottenere soluzioni, aumentando così il servizio reso ai nostri stakeholder. Realizzeremo una vera e propria libreria delle esperienze”. Le figure in arrivo, tutte a livello di gruppo, sono quelle di responsabile marketing, direttore servizi informatici, responsabile della produzione effettuata nei vari stabilimenti in Italia e all’estero, direttore dell’ingegneria e supply chain manager.
Alla flessione registrata nel 2018 e continuata quest’anno nel comparto delle ceramiche per superfici, Iris Ceramica Group ha risposto con investimenti in immagine e inaugurazioni di nuovi showroom a Londra e New York, mentre si attende la nuova apertura a Milano nel quadrilatero della moda. “Inoltre – conclude Minozzi – stiamo facendo grandi investimenti nel dialogo con i nostri utenti, per aprire nuove destinazioni d’uso e compensare così il calo generale delle ceramiche per i pavimenti. Vogliamo arrivare alle pareti per interni per i mobili, ma in generale trovare tante nuovi soluzioni che prima non esistevano”.