Per il sesto anno consecutivo, i tessuti di Rubelli saranno protagonisti non solo nella casa, ma anche nella moda grazie alla collaborazione con Santoni. La capsule realizzata dall’azienda calzaturiera di Corridonia (Macerata), caso unico in Italia di hand made con produzione effettuata tutta all’interno per un’occupazione complessiva di 650 addetti, prende il nome di Santoni | Rubelli Resort collection 2019, proposta per la primavera/estate e presentata questa settimana durante il party natalizio nella boutique Santoni di via Montenapoleone. Tra i tessuti inseriti spicca il broccato in seta Goldfinger.
“Abbiamo iniziato quasi per gioco, per poi scoprire che i tessuti di Rubelli enfatizzavano la bellezza dei nostri modelli”, racconta Giuseppe Santoni, amministratore dell’azienda fondata dal padre Andrea, che in un periodo dominato dalla sneaker è riuscito nell’impresa di crescere con una scarpa elegante e formale fino a superare gli 80 milioni di ricavi nel 2017. “E questa stagione, che uscirà nei negozi tra dicembre e gennaio, è caratterizzata dai più alti risultati di vendita, tanto da spingere Rubelli a creare un tessuto specifico per noi”.
Per realizzare un solo paio di scarpe Santoni occorre un metro di tessuto Rubelli. “I motivi devono essere posizionati in punti precisi della scarpa, c’è grande ricerca alla base della loro realizzazione”, commenta Santoni. E Nicolò Favaretto Rubelli riconosce le capacità dell’azienda, famosa per la tecnica della velatura (frutto di diverse colorazioni effettuate a mano da diplomate alla scuola d’arte), nella lavorazione su tessuti che non erano stati ideati per la calzatura. “Santoni – afferma – ha saputo interpretare e adattare perfettamente il materiale per realizzare scarpe magnifiche, ma noi stessi siamo sorpresi dalla capacità di adattamento dei nostri tessuti per il nuovo utilizzo. La nostra è un’intesa tra aziende accomunate da proprietà familiare, made in Italy e artigianalità delle lavorazioni. È il genio italiano, quello che partendo da ingredienti difficilmente accostabili finisce per realizzare qualcosa di inedito”. “Con Rubelli – conclude Giuseppe Santoni – l’intesa è stata naturale, perché parliamo di eccellenza italiana, manifattura di altissimo livello, prodotti unici e speciali. Abbiamo messo assieme due culture per creare dei gioielli, veri oggetti del desiderio”.