Quando il lusso affianca la sostenibilità. Succede nella nuova Lusail City che, grazie a tecnologie all’avanguardia, mira ad essere un esempio per il futuro.
Si chiama Lusail e si presenta come la città del futuro. Creata da Lusail Real Estate Development Company per conto di Qatari Diar Real Estate Investment, sarà il più grande sviluppo urbanistico e immobiliare in Qatar: avrà una capacità di 450.000 persone, per 19 quartieri con zone residenziali, 22 hotel, centri commerciali, porti turistici, per un totale di 38 km quadrati. La parola d’ordine però per Lusail City non sarà (solo) lusso, ma anche e soprattutto sostenibilità. L’intenzione infatti è quella di essere la prima città a impatto zero grazie a diverse strategie tecnologiche: un sistema di raffreddamento tra i più efficienti al mondo, un sistema sotterraneo di raccolta rifiuti con una rete di tubi sottovuoto in cui i rifiuti verranno aspirati fino all’impianto finale, un sistema di razionalizzazione intelligente dell’acqua, una speciale barriera artificiale a contrasto dei venti del nord e un piano di rispetto e tutela della biodiversità della flora autoctona. Una rete di metropolitana leggera, un sistema di trasporto di taxi d’acqua, una rete ciclabile e pedonale, e l’oasi verde del Fox Hills District, con ben 33 parchi all’interno, completeranno il quadro. La costruzione di Lusail City (per un valore di 600 mld di dollari) è stata promossa dal fondo sovrano dell’Emiro Tamim bin Hamad al-Thaniche (già proprietario in Italia dell’Hotel Gallia e del Four Seasons di Milano, del Baglioni e St. Regis Florence a Firenze, del Westin Excelsior e Grand Hotel St. Regis a Roma, il Palazzo Gritti a Venezia, e di alcuni piano di sviluppo come quello di Porta Nuova a Milano). Non stupisce quindi che la profonda passione per il bel paese da parte dell’Emiro comporti un’interessante opportunità per il made in Italy, come riporta l’architetto Luigi Astarita dello studio Eccellenze Italiane, che vede già nel suo storico diverse collaborazioni con il Qatar, una su tutte la partecipazione al progetto d’interni del padiglione per Expo 2015. “Qui applicheremo principi di eccellenza sostenibile – ha infatti dichiarato l’architetto – preferendo aziende di acclamata affidabilità ed efficienza, esclusivamente made in Italy, che propongono prodotti di alta qualità ed ecosostenibili, che utilizzano procedure rispettose dell’ambiente e della salute.” Un futuro all’insegna dell’ambiente quindi, senza rinunciare allo stile, anzi.