Oggi più che mai, lo spazio destinato al lavoro può raccontare i valori di un’epoca e, soprattutto, di un brand. Un’esigenza tradotta in realtà nella nuova sede di Lvmh Beauty Italia, inaugurata a Milano all’interno del complesso Symbiosis nell’area limitrofa allo Scalo di Porta Romana, e disegnata su misura da Il Prisma: lo studio internazionale d’architettura fondato nel 1971 da Cosimo Carone e impegnato da sempre su progetti che ruotano intorno a un ideale fortemente contemporaneo di bellezza, con l’intento di mettere d’accordo comfort delle persone, mission d’impresa e rispetto dell’ambiente e della biodiversità.
‘Design human life‘ è il leitmotiv che si respira, come se fosse una fragranza sottile mescolata alla luce che filtra dalle grandi vetrate, in tutto il nuovo quartier generale italiano del gruppo Louis Vuitton Moët Hennessy, distribuito su 4 mila metri quadrati di uffici e spazi comuni a disposizione di clienti, visitatori e dei 170 dipendenti, e impreziosito da una lussureggiante terrazza-giardino di 2mila metri quadrati: un rigoglioso omaggio alla biodiversità e un unicum a Milano, metropoli dove la periferia – valga l’esempio della riconversione in bio-uffici dell’area ex Rizzoli a firma del giapponese Kengo Kuma – si sta via via trasformando in un incubatore virtuoso di un diverso modo di costruire, abitare e lavorare che riporta al centro del progetto il rapporto fra uomo e natura.
La filosofia che è servita da bussola nella definizione e nell’allestimento degli spazi affiora subito all’ingresso, nell’area Welcome, “connotata da un’atmosfera avvolgente e di fatto ibrida fra la classica sede aziendale e l’hospitality”, spiega Annalisa Calastretti, architetto responsabile della divisione de Il Prisma che si occupa della progettazione di workspace e luoghi destinati all’apprendimento, “proprio perché oggi, in un contesto post pandemico in cui si lavora ovunque, dalla casa al parco agli aeroporti, l’ufficio deve essere ripensato in senso più versatile ed emozionale ,trasformandolo in un ambiente interconnesso caratterizzato da elevati standard di comfort,dotato delle certificazioni che garantiscono misure a tutela della salute e della sicurezza delle persone e strutturato in modo tale da facilitare le relazioni e infondere nei dipendenti un senso di orgoglio e appartenenza verso i marchi per cui lavorano, ma anche verso il Gruppo di cui fanno parte”.
L’ispirazione che si legge in filigrana nell’intero allestimento è arrivata anche e soprattutto “dallecaratteristiche identitarie della Maison del gruppo Lvmh presenti negli headquarter di Milano, tracui Parfums Christian Dior, Givenchy, Guerlain, Kenzo e altri marchi giovani dal fortepotenziale come Benefit Cosmetics e Make Up For Ever”, prosegue Calastretti. “Sonostorie e brand che ci hanno suggerito di privilegiare i toni naturali, del verde e dei metalli,con note discrete di nero usate come contrappunto, e forme curve con giochi di ombre etrasparenze che esaltano la continuità dell’area Welcome rispetto agli spazi outdoor ecreano un innesto visivo tra interno ed esterno, con luci che cambiano nelle diverse ore della giornata e nel corso delle stagioni”.
I 2mila metri quadri della garden terrace sono stati suddivisi in cinque macro aree, corrispondenti ad altrettanti universi esperienziali che integrano le esigenze di lavoro e svago: “Il Sensorial Garden, impreziosito da un pergolato di glicine e da una collezione di erbe aromatiche, è un’area concepita come un’oasi di benessere psicofisico, mentre il Biodiversity Garden è un percorso più wild, con erbe e cespugli, dove riconnettersi con una dimensione naturale più libera”, illustra Calastretti. “L’Event Garden, con un prato centrale, aree pavimentate e un grande anfiteatro, è invece un ambiente panoramico destinato all’incontro e al relax, il Secret Garden, dotato di zone erbose e pedane circondate da siepi molto fitte e bordure rigogliose, è il posto giusto per meditare o fare yoga. Nel Working Garden, infine, si va per lavorare all’aperto o sotto l’ombra di una pergola”.
Il Workspace vero e proprio, organizzato su due piani del building (il terzo e il quarto), occupa un open space dove si respira l’identità dei singoli brand, anche grazie all’utilizzo di visual specifici riferiti a ogni marchio: ai ‘mondi’ delle varie maison, infatti, si accede da un portale luminoso a LED RGB, personalizzato a seconda dell’anima e dei colori guida dei marchi. Grande attenzione è stata poi riservata agli spazi destinati al training e alle modalità di lavoro di ultima generazione basate sull’interazione in team e a piccoli gruppi lontano dal desk, e quindi attraverso l’utilizzo di tavoli alti da atelier e salottini adiacenti alle postazioni per riunioni live e call da remoto, ma anche con la creazione di zone destinate alla concentrazione individuale.
Negli spazi comuni, inoltre, il Workcafè ospita un bar solidale gestito dalla Fondazione Cometa, opera sociale che si occupa della formazione e dell’inserimento nel mondo del lavoro dei giovani con disabilità: un’area pensata per stimolare la socialità, la condivisione e lo scambio di idee, ma anche il simbolo di un’attenzione specifica del Gruppo Lvmh per le persone. “Abbiamo scelto di cambiare sede proprio perché sentivamo l’esigenza di poter lavorare in uno spazio che fosse, anche in termini di design, una diretta espressione dei nostri valori: innovazione, savoir-faire e sostenibilità”, commenta Giuseppe Oltolini, Country General Manager di Lvmh Beauty Italia. “Con questo progetto abbiamo cercato di dare una nuova interpretazione del concetto di bellezza nelle sue molteplici sfaccettature – aggiunge Carone, managing partner de Il Prisma – e abbiamo cercato di dare forma a una bellezza che va oltre la valenza estetica e diventa luogo di incontro e di formazione, esperienza sensoriale a contatto con la natura, ma anche occasione per abbracciare la diversità”.