Il made in Italy spopola a Miami, tra opening ed eventi legati ad Art Basel e alla design week. Fendi Casa e Paola Lenti hanno inaugurato i nuovi store, D&G Casa si è reso protagonista del takeover dell’edificio a tre piani di Luxury Living Group, Renzo Rosso ha riaperto il Pelican Hotel dopo la ristrutturazione. E poi Guframche ha riletto insieme all’artista A$AP Rocky e al suo nuovo studio di design, Hommemade, l’iconico Cactus. Ma anche Venini, che ha presentato l’opera Pentaura, una scultura in vetro di Murano e sodalite, realizzata dall’artista dominicana Amanda Valle; Gaetano Pesce che con Bottega Veneta ha portato a Miami le sedie realizzate per il più recente show milanese.
Un fervore che trova la sua ragion d’essere in più d’un fattore. Tommaso Cardana, presidente della Italy-America Chamber of Commerce Southeast, evidenzia come “la politica di gestione del Covid, negativa per diversi aspetti, è stata per altri vantaggiosa. Le attività che si sono fermate sono state pochissime e abbiamo assistito a una vera e propria migrazione in Florida. Tanti, con lo smart working, hanno avuto la possibilità di trasferirsi qui e vivere anche grazie ad una fiscalità vantaggiosa. La popolazione residente è cresciuta di oltre mezzo milione. In 65.000 sono arrivati dalla sola New York, molti anche dalla California”.
Aspetti di richiamo non certo secondari sono stati “un costo della vita inferiore e un prezzo medio delle case decisamente più basso, all’epoca, rispetto ai luoghi di provenienza, in un momento storico, tra l’altro, in cui il costo stesso del denaro era più basso. Questo ha offerto la possibilità di acquistare casa con facilità anche per contanti. Il risultato è stato che, innanzitutto, le case monofamiliari, in particolare, sono state vendute velocemente. In secondo luogo si è verificato un fenomeno inflattivo che ha portato oggi il prezzo medio di un’abitazione a livelli stellari”.
A Miami non si sono trasferite solamente persone e famiglie, ma anche aziende, altro aspetto che ha rappresentato una vera e propria leva per la città: “solo per citare alcuni esempi, Google ha aperto una filiale, Spotify sta per aprire l’headquarter, così come anche l’hedge fund Citadel stra traslocando qui la propria sede da Chicago”. Vero è che “l’economia americana sta rallentando. Ma la Florida è un mercato che continuerà a crescere almeno per i prossimi due anni e questo grazie all’indotto importante dovuto al trasferimento di persone e aziende. Inoltre Miami – sottolinea Cardana – ha il vantaggio di poter godere di tutta l’infrastruttura americana, ma di avere una una speciale dinamica e delle caratteristiche molto particolari che la avvicinano alle città europee più di altre negli Usa. Negli anni ha assunto una centralità nel mondo e un tasso di crescita simile a quello di Dubai: due città che, pur con dinamiche diverse, sono cresciute tantissimo”.
Tutti aspetti che si ritrovano proprio nel rapporto con l’Italia. “Stando ai dati di Us Customs statistics elaborati dall’Italian trade agency di Miami, la Florida era nel 2021 l’ottavo partner americano per l’Italia. Nel 2022 è il quarto. L’interscambio italiano con la Florida a settembre 2022 ha raggiunto i 2,4 miliardi di dollari, con un incremento del 15% sul 2021. Altro aspetto interessante è stato il movimento da beni di consumo alla creazione di economie più continuative. La meccanica, ad esempio, è cresciuta del 13% portando l’intescambio con l’Italia a 328 milioni. Altro settore, l’aerospazio più +400% per 45 milioni di interscambio. I macchinari hanno raggiunto i 100 milioni di dollari di interscambio. Tra i settori tradizionali il design ha avuto un impulso fortissimo, trainato dalla crescita esponenziale dell’edilizia. Basti pensare che La Contea di Miami ha oltre 30 cantieri aperti solo per grattacieli. L’arredo e il design sono cresciuti come interscambio dal 2021 al 2022 del 25% a circa 290 milioni, la moda del 39% per 256 milioni di dollari di interscambio. Fortissimo l’incremento del settore nautico: +49% a settembre 2022 con 260 milioni di interscambio”. Interessante il paragone tra la Florida e il resto degli Stati Uniti rispetto ai rapporti con il made in Italy: “il design negli Usa è cresciuto del 10%, in Florida del 25%; la nautica verso gli Stati Uniti del 26% e verso la Florida del 49%; la moda verso gli Usa del 17% verso la Florida del 39%”.
Ed è in tutto questo fervore che si colloca l’apertura di Fendi Casa, nel cuore del Miami Design District (4120 NE 2nd Avenue), seconda tappa della roadmap di sviluppo strategico intrapresa dalla maison nel 2021 insieme a Design Holding, attraverso la joint venture Fashion Furniture Design (FF Design). Dopo l’apertura del primo flagship a Milano nell’aprile 2022, a febbraio 2023 sarà la volta di Shanghai, garantendo quindi una presenza nelle key regions per il brand. PaolaLenti ha aperto insieme al partner locale Casual Furniture Group a Wynwood, dinamico quartiere e punto di riferimento internazionale per la street art. Si tratta del terzo flagship negli Stati Uniti dopo Los Angeles e Great Barrington, in Massachusetts. In occasione dell’opening, il brand ha promosso un’asta per sostenere l’Instituto Campana, l’associazione no-profit fondata nel 2009 dai designer brasiliani Fernando e Humberto Campana (il primo mancato recentemente) per diffondere il design come strumento di cambiamento attraverso programmi sociali ed educativi. Dopo due anni di restauro ha riaperto lo storico Pelican Hotel di Miami Beach, un’icona dell’Art Deco della città che Renzo Rosso aveva acquisito e aperto a meta’ anni ’90, progettato e arredato insieme al Team Creativo di Diesel con molti pezzi icona del design italiano.