Focus su tecnologia e design all’evento biennale dell’illuminazione. È in atto un rinnovamento radicale per adattare il risparmio energetico alle necessità estetico-funzionali. Obiettivi commerciali: consolidare l’Europa e crescere extra Ue.
Fari puntati sull’innovazione. La 28.ma edizione di Euroluce, evento biennale che si tiene a Milano in contemporanea con il Salone del Mobile, vedrà gli espositori impegnati in uno sforzo creativo ed economico senza precedenti nel rinnovamento dell’offerta. Il trionfo della tecnologia led, consacrato dall’attribuzione del premio Nobel 2014 per la fisica ai ricercatori giapponesi ‘per l’invenzione di diodi ad emissioni di luce blu efficienti’, impone alle aziende del comparto una nuova sfida dettata dal risparmio energetico e dall’adattamento del led alle necessità estetico/funzionali. “Dobbiamo governare delle complessità maggiori, perché l’illuminazione a led tende a non generare profondità, appiattendo l’impatto della luce negli spazi. Ciò impone alle aziende specializzate una maggiore expertise per gestire le complessità legate a questo rinnovamento radicale, formando e inserendo figure qualificate per il controllo della qualità dell’illuminazione” afferma Roberto Ziliani, amministratore delegato di Slamp e vice presidente nazionale di Assoluce, l’associazione che rappresenta in Federlegno/Confindustria le aziende italiane di illuminazione decorativa. Allo stesso modo la pensa Luciano Iannuzzi, amministratore delegato di Fontana Arte: “I led hanno alleggerito e reso più funzionali le forme degli oggetti luminosi. Il loro impatto non è limitato alla forma e al design delle lampade: la tecnologia corre veloce e impone alle aziende un aggiornamento costante e continuo”.
Luce sostenibile
Il 2015 è stato proclamato dall’Unesco ‘Anno internazionale della luce’: un’occasione in più per trasformare la fiera milanese nell’evento di riferimento mondiale non solo per la presentazione delle novità di prodotto, ma anche per la discussione sulle prospettive della combinazione tra design, sostenibilità e progresso. I 450 espositori che occupano i quattro padiglioni di Rho-Pero (37.500 metri quadrati di superficie occupata) sono consapevoli dell’importanza assunta in tal senso da Euroluce. “Le tematiche del risparmio energetico che hanno reso il consumatore più sensibile e più consapevole. Avere un’offerta di prodotti a led è una condizione imprescindibile per operare su questo mercato” rimarca Iannuzzi, che presenterà una collezione molto più ampia e prestigiosa, frutto della collaborazione con designer emergenti (l’azienda milanese ha una vocazione per il ruolo di talent scouting) e da quest’anno con nomi affermati quali Karim Rashid, Carlo Colombo, Claesson Koivisto Rune. Una seconda novità è rappresentata dall’utilizzo del vetro, che sancisce un ritorno alle origini per Fontana Arte, nata nel 1932 come divisione artistica di un’azienda vetraria. “Presenteremo infine alcuni nostri prodotti a catalogo convertiti nella versione a led e in nuove finiture, ampliando così i confini di famiglie già consolidate sul mercato” sottolinea l’AD.
Linea Light Group, tra i pionieri del settore per la tecnologia led, arriva pronta all’appuntamento. “L’azienda – dichiara il CEO Nicola Vendrame – non ha subìto rivoluzioni ma anzi, ha ricevuto i benefici di questo cambiamento. L’avanzamento tecnologico, la continua ricerca di nuove soluzioni vanno di pari passo con le sempre più esigenti richieste del mercato, che si rende conto che la luce è un elemento essenziale per il benessere quotidiano. Il mondo dell’illuminazione pertanto è alla ricerca non solo di design in termini di forma e stile ma anche di qualità e resa luminosa”. Forte di un fatturato 2014 cresciuto dell’8% a circa 70 milioni di euro e con previsioni del +5% per l’anno in corso, l’azienda di Castelminio di Resana (Treviso) esporrà tra gli altri il prodotto-icona Moonflower del brand Ma[&]De, sistema componibile in materiale termoplastico che richiama il fascino delle antiche vetrate gotiche. “Vogliamo proporci come un’azienda in grado di soddisfare le esigenze del progettista. Creare una sinergia con architetti, interior e lighting designer sarà quindi l’aspettativa maggiore di questo evento” sottolinea Vendrame, evidenziando che i cambiamenti tecnologici in atto nel settore illuminotecnico impongono la necessità di figure che facciano da intermediari tra l’azienda e il cliente finale. “L’analisi dei costi/benefici, una maggiore attenzione ai dettagli e la ricerca di un’illuminazione di qualità stanno velocizzando questo cambiamento culturale”. Luceplan presenta una nuova collezione basata su tecnologia led di apparecchi di illuminazione pensati principalmente per il segmento hospitality, office e home: un cuore hi-tech con la definizione della luce al centro del progetto. “Il design – spiega l’AD Patrizia Vicenzi – è perno di quell’innovazione che le imprese devono perseguire per dare nuovo slancio alla competitività. È ingrediente fondamentale del made in Italy ma non serve solo a rendere le cose più belle e più piacevoli da usare, devono essere più funzionali e soprattutto devono aiutare le persone a rispondere ai cambiamenti”.
Vendere in dollari
Consolidare le posizioni in Europa e approfittare dell’euro debole per spingere in area extra Ue. Sono questi gli obiettivi commerciali di Slamp. “Si tratta di una strategia imposta dalle attuali condizioni economiche e geopolitiche – evidenzia Roberto Ziliani – perché il dollaro forte permette a tutti gli operatori di ottenere più spazio negli Usa e in America Latina. La Russia purtroppo, tra svalutazione del rublo e tensioni politiche, ha generato danni piuttosto grossi e non prevediamo miglioramenti. L’Europa, Grecia esclusa, potrebbe finalmente vivere un anno migliore sotto il profilo economico o almeno umorale”. Slamp è organizzata per coprire tutti i principali mercati mondiali attraverso una rete di retailer competenti e sofisticati. “Abbiamo preferito puntare su di loro perché in alcune zone, è il caso del Far East, ne abbiamo colto la capacità di ragionare in maniera strategica. La figura dell’importatore invece, salvo rare eccezioni, è condizionata da difficoltà e limiti di visione”. Linea Light Group ha una presenza sempre più incisiva in Asia, Africa e ha recentemente acquisito la quota di una società americana con sede a Baltimora. “La scelta dell’operazione – spiega Vendrame – è motivata dall’obiettivo di essere sempre più presenti a livello mondiale sui mercati legati alla progettazione, oltre che per beneficiare delle dimensioni e della dinamicità del mercato nordamericano”. Luceplan, consolidato il mercato europeo, cresce a due cifre negli Usa dove ha rinnovato lo showroom di New York e guarda con più attenzione alla generazione giovane, raffinata e cosmopolita del mondo asiatico. L’export genera l’80% del fatturato aziendale. “L’ampliamento della distribuzione nel mondo è uno degli obiettivi principali dell’azienda. Oltre ai nostri store e showroom nelle principali capitali del design, siamo presenti in circa 1800 negozi multimarca. La selezione dei nostri dealers è sempre più forte e indirizzata a chi davvero dimostra di aver compreso il dna dell’azienda condividendo con noi i valori per poi trasferirli ai propri clienti” precisa Patrizia Vicenzi, che ha avviato un programma di formazione specifico per i partner. Le aree in ascesa per Fontana Arte sono Stati Uniti, Germania, Gran Bretagna, Benelux, Asia e Dubai; a rischio il mercato italiano, l’Europa orientale (in particolare Russia e Ucraina) e l’Africa del Nord per effetto dell’instabilità politica. “Vogliamo consolidare e rafforzare la nostra presenza e visibilità attraverso l’apertura di nuovi showroom e shop-in-shop, ma anche aumentando la comunicazione nei confronti degli architetti e dei prescrittori” afferma l’a.d. Iannuzzi, che non trascura l’e-commerce e soprattutto il contract, considerato obiettivo strategico per lo sviluppo aziendale con investimenti in atto nell’inserimento di persone specializzate nei mercati di maggior peso.
di Andrea Guolo