Giappone, digitale, retail. Sono questi alcuni dei focus 2021 de Il Bisonte, realtà toscana celebre per la produzione di borse e accessori in pelle. Come raccontato dal CEO Luigi Ceccon, nell’anno in corso “manterremo il focus sul mercato giapponese, continuando a investire nel retail: nel 2020 abbiamo aperto cinque negozi e quest’anno ne apriremo altri quattro, arrivando a un totale di cinquanta store di proprietà nel Paese”. Lo scorso anno, infatti, questo mercato ha riportato una crescita del 2% ed è stato quello che “ci ha dato le maggiori soddisfazioni”, come puntualizzato dal manager. Il Giappone, unitamente all’e-commerce, che ha superato quota 10 milioni (+53%), ha contribuito a contenere il calo di fatturato del marchio nell’ultimo esercizio, chiuso a 66 milioni (-8%). Non solo, “siamo orgogliosi di poter comunicare che, nonostante la pandemia internazionale di Covid-19, Il Bisonte chiuderà il 2020 con un utile netto positivo”. Il digitale, come anticipato, si è rivelato un canale decisivo per l’azienda, tanto che nel biennio 20-21 ha investito più di 1,5 milioni per i processi di digital transformation. “Continueremo a potenziare il nostro canale e-commerce, e proseguiremo anche il lavoro di riorganizzazione del canale wholesale in Europa e negli Stati Uniti”. L’obiettivo è “sviluppare una strategia multichannel in cui integrare, con le nuove tecnologie, retail, e-commerce e wholesale”. Nell’anno della pandemia, il marchio ha poi lanciato uno showroom virtuale con cui ha presentato la P/E e l’A/I 2021. “L’impossibilità di partecipare alle fiere e di organizzare incontri di persona rimane comunque un limite significativo per un brand come il nostro, perché l’esperienza sensoriale diretta aiuta maggiormente a comprendere l’altissima qualità dei materiali che impieghiamo e dei prodotti che offriamo”. Il brand infatti vanta una filiera concentrata in un’area di 30 km in provincia di Firenze, che fa leva sul lavoro artigianale e su un approccio sostenibile, con una politica di riduzione dei consumi e processi produttivi eco-sostenibili come la concia vegetale della pelle di vacchetta.