Dal 26 giugno all’11 novembre di quest’anno, il Louvre di Parigi ospiterà una mostra unica nel suo genere che segna la prima esposizione fuori dall’Italia dei marmi della collezione Torlonia. Situata nell’ala Denon del museo, negli appena restaurati appartamenti estivi di Anna d’Austria, la mostra offrirà una panoramica completa sulla scultura romana attraverso i capolavori di una delle più grandi collezioni private d’arte antica del mondo. La mostra, curata da Cécile Giroire, direttrice del dipartimento delle Antichità greche, etrusche e romane del Louvre, e da Martin Szewczyk, conservatore presso lo stesso dipartimento, rappresenta un’opportunità per il pubblico francese e internazionale di conoscere una collezione poco nota ma di immenso valore storico e artistico.
La mostra presenterà una vasta gamma di opere: dai ritratti alle sculture funerarie, dalle copie di famosi originali greci alle creazioni ispirate ai modelli dell’età arcaica e classica. Tra le opere esposte, spiccano “Il caprone” e “La fanciulla da Vulci”, insieme a busti imperiali come quello di Aquilia Severa, risalente all’inizio del III secolo d.C. La mostra indaga anche la pratica romana della copia delle più belle sculture greche, un’attività che ha contribuito a preservare e diffondere il patrimonio artistico dell’antichità.
Dal 2020, la collezione Torlonia è stata al centro di una serie di mostre-evento – ai Musei Capitolini di Roma e nel 2022 alle Gallerie d’Italia di Milano – che hanno permesso al pubblico di riscoprire questo tesoro artistico dopo un lungo periodo di oblio. Fondato da Alessandro Torlonia nel 1876, il Museo Torlonia è stato chiuso a metà del Novecento, ma grazie alla collaborazione tra il Ministero della Cultura italiano e la Fondazione Torlonia, le sculture sono tornate alla luce, restaurate con il supporto di Bulgari, sponsor principale anche dell’esposizione parigina.
Quest’esposizione non vuole essere solo un viaggio estetico e archeologico, ma anche una riflessione sull’origine dei musei e sul gusto per l’antico. La possibilità di confrontare i marmi Torlonia con quelli del Louvre offre infatti uno sguardo approfondito sulle variazioni del gusto per l’antico e sulle modalità di presentazione delle opere d’arte. Questi due “collezioni sorelle”, come le definisce il museo parigino, testimoniano una storia condivisa e una passione comune per la bellezza e l’arte dell’antichità.