Slowear, concept di retail multimarca specializzato nel menswear, conquista il mercato con prodotti che guardano all’innovazione dei tessuti. Pambianco Magazine ha intervistato Roberto Compagno, AD di Slowear.
Slowear, Incotex, Zanone Montedoro e Glanshirt. Un agglomerato di marchi dalla proprietà italiana, ci spiega le differenze?
Il progetto Slowear è il nostro progetto di retail – che oggi si compone di 30 store nel mondo e che vedrà altri 25 punti vendita in apertura nel prossimo triennio – dove offriamo una selezione curata da noi, di collezioni e di brand tra i quali anche Incotex (pantaloni), Zanone (maglieria), Glanshirt (camicie), Montedoro (giacche e outerwear). Aziende che o erano già di proprietà o che nel tempo abbiamo acquisito. Quindi sono marchi che compongono due anime della stessa organizzazione, una di retailer e una di produttore con i quattro brand. I marchi poi, assieme o individualmente, vengono anche distribuiti presso i nostri partner e rivenditori. Le nuove collezioni puntano sull’inovazione dei tessuti con il progetto Teknosartorial. Abbiamo poi sviluppato il filone Leisure con pantaloni e vestibilità morbide e coulisse in vita, nonchè giacche destrutturate estremamente confortevoli e overshirts ispirate al workwear in filati raffinati.
Quale è oggi l’incidenza del wholesale e quale quella del retail sul fatturato?
Ad oggi il mercato wholesale pesa per il 60% del nostro fatturato. Si tratta di un mercato importante per noi, che sicuramente sta vivendo un momento di notevole trasformazione. Ci aspettiamo una campagna vendite non facile perché sappiamo che il lockdown ha avuto un notevole impatto su tutti i retailer, ma pensiamo anche che questo sia il momento in cui si possano aprire opportunità.
Quali sono i mercati di riferimento di Slowear?
I nostri mercati di riferimento sono i mercati maturi, ossia Europa, USA e Giappone, Corea.