L’eleganza di un dettaglio, il gusto di una forma, l’anima di un materiale, il senso di un colore. L’arte della perfezione.
Per fare un oggetto occorrono tempo, materie, attrezzi, talento, emozione, intelligenze, mani.
Ma dietro ad ogni finitura, c’è un inizio. Dietro ad ogni prodezza tecnica, un lungo apprendistato, una lunga perseveranza. Dietro a ogni gesto calibrato, l’utensile adeguato. Dietro al minimo particolare, un essere umano, con i suoi occhi bene aperti e il suo amore per il lavoro ben fatto.
Nel segno di questa eccellenza e per capire dal vivo il vero significato della parola artigianato la celebre maison parigina organizza, nello spazio espositivo della Pelota, in via Palermo 10 a Milano, l’evento “Hermès Dietro le Quinte”. Una mostra molto attesa che da Parigi (25mila visitatori, in 10 giorni) e Tokyo (65mla visitatori, in 2 settimane) giunge finalmente in Italia.
In uno spazio di 1.100 metri quadri, organizzato in 10 corner differenti, l’occasione di incontrare i maestri d’arte per i quali Hermès è famosa nel mondo e condividere il loro savoir-faire, la loro esperienza e la loro passione nel creare borse, selle, carré, cravatte, gioielli, orologi, guanti, porcellane.
Dalla stampa su seta secondo la tecnica detta a «quadro alla lionese» perché sviluppata a Lione negli anni Trenta al gesto meticoloso dell’orlatrice, specializzata negli orli frullati, che per essere eseguito alla perfezione richiede almeno 12 mesi di apprendistato, dalla lavorazione delle cravatte, speciali per essere confezionate manualmente e cucite con un unico filo, fino ai segreti della pelletteria per le selle e i guanti. Senza tralasciare l’arte di incastonare le pietre preziose in un gioiello o la minuziosa danza di gesti che esegue l’orologiaio per scandire il ritmo delle ore. Un percorso ricco e affascinate che porta i visitatori a scoprire il talento delle mani di chi trasforma la materia in oggetti di culto.
Gli artigiani lavorano, spiegano, rispondono alle domande del pubblico.
Ma non solo. Grazie alla realtà virtuale di un filmato a 360°, è possibile anche scoprire i segreti della cristalleria Saint-Louis, fondata nel 1586 e acquisita da Hermès nel 1989 e in un aula-cinema è a disposizione dei visitatori più curiosi il documentario “Les Mains d’Hermès”.
Come sottofondo?
Il respiro degli atelier.