Ghisa di Antrax IT, il calore dei ricordi 

La memoria è uno strumento magico che ci costringe a riavvolgere le lancette dell’orologio e che ci riporta con la fantasia a quei momenti che appartengono per definizione a un tempo eterno. Ma i ricordi sono fatti anche di oggetti che negli anni si sono radicati nei nostri pensieri e che ci costringono a dire “questo è…”. Forme a priori, che non hanno bisogno di alcuna didascalia per essere spiegati, perché hanno nel loro dna il loro significato. Per questo Ghisa, disegnato da Rodolfo Dordoni per Antrax IT non ha bisogno di grandi presentazioni, lui è … il calorifero. E questo perché il suo codice formale scava nella continuità storica. Ma il tempo passa e oggi la sua foggia squisitamente rétro è rivestita di altri materiali e intrisa di nuove tecnologie, che hanno trasformato questo termoarredo in un campione di sostenibilità. Reinterpretato nelle proporzioni e presentato in bianco opaco, nero opaco, in color avorio o in tre nuance ‘goffrate’, dall’effetto materico, è oggi a distanza di cinque mesi dal lancio, uno dei prodotti di punta del brand.

Il termoarredo firmato da Rodolfo Dordoni posato in verticale.

Ad alimentazione idraulica e installabile in orizzontale o verticale, Ghisa è caratterizzato da una forte essenzialità di segni, con gli elementi radianti poligonali rastremati alle due estremità e raccordati due lati corti da parti metalliche in pressofusione, lineari o curvilinee per costruirne il perimetro. Può avere un minimo di quattro fino a otto elementi e svariate lunghezze – 100,150, 180 e 200 cm – ed è accessoriabile con ganci e portasalviette in acciaio inox lucidato che lo rendono ideale per l’ambiente bagno. Ovviamente non è più realizzato in ghisa, come lo ricordiamo tutti, oggi il calorifero pensato da Rodolfo Dordoni ha un’anima decisamente green visto che è completamente fatto in alluminio 100% riciclabile con un bassissimo contenuto di acqua ed elevate prestazioni termiche. Ma non solo, Antrax IT propone verniciature realizzate a seguito di un processo che impiega le nanotecnologie per eliminare i residui inquinanti dovuti alla lavorazione. La forma dei ricordi oggi è tutta nuova e attraverso i vari elementi radianti di Ghisa, oltre al calore, trasmette ancora quel retrogusto che racconta la storia del nostro modo di abitare. Il tepore della memoria che è capace anche di scaldare il cuore.



Editoriali di David Pambianco