“Credo che in futuro i consumatori sceglieranno prodotti che comunicano loro qualcosa, per questo la personalizzazione è molto importante”. Per Carlo Urbinati, presidente e fondatore di Foscarini il successo del made in Italy nell’illuminazione decorativa di design passa da una forte cultura di prodotto e dall’attenzione a produrre valore. “Il fatto di non avere una fabbrica – ha spiegato il presidente dell’azienda al pubblico del terzo Design Summit di Pambianco – Elle Decor – vuol dire che i nostri partner produttivi lavorano per un solo cliente, che siamo noi. Alimentiamo i nostri 6 magazzini in giro per il mondo per essere pronti a soddisfare le richieste quando si manifestano. Questo non è mai stato un limite alla creatività, anzi il confronto tra opzioni diverse è uno stimolo ulteriore. L’illuminazione deve inoltre rispettare delle certificazioni elettriche, diverse da Paese a Paese”.
Urbinati ha inoltre evidenziato il ruolo crescente dell’e-commerce per il settore della luce, che beneficerà inoltre dell’integrazione con la tecnologia: “Il futuro va nella doppia direzione della bella lampada e della lampada multifunzione in grado di performare a livello tecnologico. E credo che il made in Italy possa competere anche dal secondo punto di vista”. La collezione Foscarini (che conta di 60 modelli, 20 materiali diversi e più di 30 designer) è distribuita in circa 90 Paesi del mondo. Non è escluso, inoltre, l’allargamento del perimetro a tipologie di illuminazione non decorativa: “Diciamo che sarebbe una spinta importante a livello di business. Ma finchè non troveremo il modo di divertirci e fare la differenza anche nell’illuminazione standard aspetteremo”.