L’azienda, presieduta da Claudio Lucchese, crede nella responsabilità etica che attraversa tutti i processi aziendali, dalla sostenibilità del prodotto fino all’impegno sociale nel territorio in cui vive, passando per una filosofia collaborativa che mira a valorizzare le risorse umane.
Florim, azienda italiana del comparto ceramico, è attiva con diversi stabilimenti, tra cui due fabbriche 4.0, una a Mordano (Bologna), entrata in funzione nel 2017 e dedicata alla produzione delle grandi lastre e una a Fiorano Modenese (Modena) dove si svolgono le lavorazioni successive alla cottura e le operazioni di logistica. Dal 2015 al 2019 Florim ha investito 300 milioni di euro in innovazione e sostenibilità. Ne parla a Pambianco Design il presidente Claudio Lucchese.
Dal 19 marzo 2020 Florim è diventata una società Benefit. In 5 anni avete investito 300 milioni di euro, nel solo 2019 ben 40 milioni realizzando una vera e propria Fabbrica 4.0 a Fiorano. In cosa sono stati destinati e quali saranno i prossimi investimenti?
Gli investimenti intrapresi da Florim negli ultimi anni confermano una strategia basata su innovazione e sostenibilità, a mio avviso due driver tanto importanti quanto inscindibili che si uniscono ad una particolare passione per la bellezza e il design. Tra gli investimenti più recenti evidenzio la realizzazione di 2 nuovi stabilimenti, esempi di industria 4.0, due nuovi Flagship Store (Singapore e Francoforte) e 26.000 mq di pannelli fotovoltaici (per un totale di 45.000 mq). Nei prossimi anni continueremo ad investire sul miglioramento continuo in termini di innovazione, sostenibilità e design. Anticipo l’imminente apertura di due nuovi Flagship a Londra ed Abu Dhabi, l’ammodernamento di 19.000 mq dell’impianto fotovoltaico esistente ed altre iniziative per il territorio in collaborazione con altre imprese e associazioni del distretto ceramico, tra i quali il progetto “Dopo di noi” promosso da Rock no War. Credo infine che il profitto a breve termine non possa più essere visto come l’unico traguardo a cui aspirare e occorra, invece, fare spazio a un nuovo paradigma economico che vede le società operare in modo responsabile, sostenibile e trasparente per generare un impatto positivo nei confronti di persone, comunità locali e ambiente. È per questo motivo che siamo diventati “Società Benefit” formalizzando il nostro impegno nello statuto sociale.
Oltre alla responsabilità etica dei processi, Florim realizza un prodotto sostenibile. In che modo? Quali le caratteristiche? Quali gli ambiti di maggior richiesta?
Tutti i nostri prodotti non emettono sostanze inquinanti e sono durevoli nel tempo. Inoltre, quasi tutta la gamma è composta da oltre il 90% di materie prime naturali, attentamente selezionate e tracciate da uno specifico software che verifica gli standard qualitativi e di sostenibilità dei nostri fornitori. Alcune collezioni accolgono fino al 70% di materiale riciclato. Più in generale il “Made in Florim” riflette il nostro impegno per un impatto sostenibile, che non si limita a rispettare quanto previsto dalle normative vigenti, ma si pone obiettivi di miglioramento continuo. Ad oggi siamo infatti in grado di recuperare il 100% delle acque utilizzate nel ciclo produttivo, il 100% degli scarti crudi di produzione e, in condizioni ottimali, siamo in grado di generare fino al 100% dell’energia elettrica necessaria per il funzionamento della sede e dei siti produttivi italiani. Stiamo inoltre studiando un‘innovativa applicazione per incrementare le caratteristiche antimicrobiche del materiale. Se fino a qualche anno fa era principalmente l’architetto a dimostrare interesse alla sostenibilità, oggi vediamo una crescente attenzione anche del privato nella scelta dei materiali per la propria casa. Ancor più di recente posso dire che la pandemia ha accresciuto la sensibilità di tutti su temi fondamentali come la salute e l’ambiente.
L’approccio etico di Florim si riflette nella gestione delle risorse umane. Quale filosofia vige nei rapporti tra il personale?
Siamo un’azienda grande e strutturata, ma cerchiamo di mantenere semplici i rapporti interni e la comunicazione a tutti i livelli, alimentando la collaborazione tra colleghi. In particolare, abbiamo tre parole d’ordine in cui crediamo al punto tale da definirle come regole di condotta interne: bellezza, semplicità e umiltà. Quest’ultima credo sia una caratteristica importante e distintiva all’interno della nostra azienda. Trasmette il senso della collaborazione e la capacità di sapere ascoltare e giocare in squadra con impegno costante, soprattutto in uno scenario come quello attuale. Proprio in questa direzione sono andati gli amministratori e i dirigenti di Florim che hanno espresso la loro solidarietà rinunciando a una parte della propria retribuzione per aiutare i lavoratori in cassa integrazione. Apprezzando con orgoglio questa iniziativa, ho ritenuto doveroso supportarla con ulteriori risorse dell’azienda, al fine di portare a 400mila euro la somma da distribuire.
In linea con questa ideologia, Florim guarda anche al di fuori della propria azienda investendo nel territorio?
Io credo che ogni azienda abbia il compito di sostenere il territorio che la ospita e la Fondazione Ing. Giovanni Lucchese, nata in memoria di mio padre, fondatore dell’azienda, nasce proprio per supportare enti e associazioni dedicati al sostegno delle famiglie più bisognose nei comuni del distretto ceramico. Sul tema dei giovani sono stati sviluppati progetti importanti come il Master in Florim rivolto ai giovani neolaureati e neodiplomati e, da oltre 30 anni, il Premio Lucchese. Il primo è un programma formativo di 6 mesi, orientato a diversi profili professionali e articolato in una serie di moduli didattici per trasmettere una conoscenza trasversale di tutte le funzioni aziendali. Il secondo è un premio istituito in memoria di mio padre e prevede l’erogazione di borse di studio ai diplomati col massimo dei voti dell’Istituto Tecnico Industriale Statale A. Volta di Sassuolo. Sugli altri temi le cito la nostra iniziativa “Gli incontri della salute” tenuti negli spazi della nostra Gallery e rivolti gratuitamente sia ai dipendenti che ai cittadini del territorio. Sono conferenze sui più corretti stili di vita, tenute da dottori, docenti ed esperti delle varie discipline di volta in volta trattate. Mi preme anche segnalare il centro Florim “salute &formazione”, certificato dall’American Heart Association e realizzato all’interno della sede principale, che ospita sale di simulazione avanzata di rianimazione ed interventi di pronto soccorso su umanoidi di ultimissima generazione. Gli oltre 600 mq occupati dal centro sono dati in comodato a Ospedale di Sassuolo, Ospedale ‘Santa Maria Nuova’ di Reggio Emilia e Azienda Ospedaliera Universitaria di Modena per la formazione di personale medico e paramedico. L’azienda ha infine avviato da tempo una collaborazione con la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia, con la volontà di promuovere l’arte sostenendo il museo e la sua collezione di straordinaria bellezza.
di Paola Cassola