Mentre stima di chiudere l’anno a doppia cifra, con un incremento del fatturato del 12-15% rispetto al 2021, archiviato con un giro d’affari di 23 milioni di euro, Ceramica Flaminia porta al Cersaie di Bologna le novità frutto del connubio tra l’indagine estetica e l’innovazione tecnologica. Proprio su quest’ultima l’azienda di Civita Castellana, nel trevigiano, non ha mai smesso di investire, come spiega il Ceo Augusto Cerrocchi: “anche nei momenti della crisi post 2008 non abbiamo mai smesso di investire nella ricerca del prodotto e delle soluzioni tecniche. Questo ci ha consentito di traguardare momenti difficili grazie alla qualità e al design. E grazie anche ad una artigianalità costante che tiene il passo con la tecnologia”.
In generale, evidenzia Cerrocchi, “il mercato ha tenuto bene, si sono confermate le previsioni, l’arredo bagno continua ad essere molto richiesto”. E se “oggi c’è difficoltà a soddisfare la richiesta per la mancanza di materie prime”, Flaminia fortunatamente si è attrezzata in anticipo: “sugli investimenti produttivi ed energetici siamo partiti in di anticipo, abbiamo ancora riserve che ci consentono di soddisfare al meglio buona parte delle mercato” assicura.
A raccontare le novità a Bologna è un’installazione immersiva firmata dal Compasso d’Oro Giulio Cappellini, con le novità per l’arredobagno dai colori uva e menta. E le linee organiche di ‘Fluo’ di Niccolò Adolini e i volumi importanti di ‘Flag’ di Alessio Pinto. Cappellini in particolare firma ‘Lake Flaminia’, un’area green che richiama tutti gli elementi della natura e fa da sfondo ai lavabi ‘Spire’ e ‘Spire+’ di Elena Salmistraro. Tra le ultime collezioni anche i monolitici sanitari Astra nei colori della menta e dell’uva. Il dialogo tra design e innovazione tecnica si materializza nel nuovo sistema di risciacquo ‘gosilent’, evoluzione del progetto ‘goclean’, che facilita la pulizia della superficie interna del vaso, riducendo la rumorosità.