Una nuova tappa importante per Faram 1957, storico marchio delle partizioni mobili e dell’arredo per l’ufficio, che dopo l’acquisizione da parte di Aliante nel 2014, rafforza la propria presenza sul mercato. Testimoni e fautori del new deal sono Massimiliano Giacomelli, amministratore delegato – con una consolidata esperienza nel settore, grazie alle sue precedenti esperienze con i marchi Permasteelisa, Zanotta e Knoll International – e il suo staff creativo e marketing che sta lavorando all’imminente lancio del nuovo sistema di arredi.
Lo incontriamo nello showroom di piazza Sant’Ambrogio, un luogo generatore di idee e punto di incontro per designer e creativi voluto dal nuovo management che, insieme alla filiale di Roma e alle prossime aperture di Parigi e Londra, andrà a formare una rete di hub strategici.
Con che “corpo” l’azienda si prepara ad affrontare il cambiamento?
Faram 1957 ha 70 dipendenti e un fatturato a fine 2018 di 14 milioni di euro che registra una crescita del 74% e un EBITDA anch’esso in crescita a doppia cifra. Negli ultimi anni ci siamo concentrati sulla solidità finanziaria all’azienda e rafforzato il middle e top management. Stanno, inoltre, per entrare a far parte del team un nuovo CFO e un nuovo responsabile dello sviluppo strategico del business.
Come state lavorando agli obiettivi del prossimo anno?
Il nuovo corso del marchio è connotato da una forte spinta all’internazionalizzazione. L’azienda ha ancora una presenza significativa sul mercato italiano, dove si concentra circa il 50% del fatturato e dove siamo orgogliosi della nostra partnership storica con alcuni account strategici, ma il business dei prossimi 3/5 anni si concentrerà sempre più sui mercati esteri.
Conferme e nuovi presidi, come vi muoverete sui mercati?
È con estrema soddisfazione che registriamo una fortissima crescita in Francia, un mercato con un numero di clienti strategici pari, se non superiore, a quello italiano, e in Germania e Regno Unito. La Russia e il Medio Oriente rimangono mercati di riferimento come il Nord America. La scelta strategica è stata quella di dotarsi di country manager che ci permettono di avere un presidio diretto dei mercati, consentendoci di vincere gare importanti: dalla Francia al Kuwait, passando per la Germania. Abbiamo, inoltre, appena firmato un contratto di collaborazione con un’agenzia per l’area Greater China e Asia Pacific.
Per nuovi mercati servono anche nuovi prodotti…
Al momento pareti e arredi si dividono equamente le quote. Le isole di business sono in equilibrio con un leggero maggior peso delle pareti dovuto a due grandi commesse in Medio Oriente. Ma l’obiettivo è quello di rafforzare l’offerta dei sistemi di arredo. Abbiamo investito su un nuovo sistema di arredi operativi disegnato da Egidio Panzera, nostro art director, che presenteremo alla stampa, agli architetti e ai nostri top client il prossimo 27 febbraio a Milano, all’Area 56, in Via Savona, nel contesto di un evento che fonderà il nuovo corso della nostra gamma e, soprattutto, la nostra nuova visione dell’ambiente di lavoro. Sarà un appuntamento che ripeteremo ogni anno.
E dopo questo prodotto, come evolverà il sistema dell’offerta?
A parte il lancio di questo nuovo sistema di arredi operativi, ci stiamo già concentrando su una serie di arredi “trasversali”, che coniughino l’esigenza di praticità e flessibilità con le aspettative di un confort anche estetico. L’Internet of Things è l’altro aspetto su cui ci stiamo muovendo applicandolo alle pareti, per le quali è previsto un intervento di restyling e improvement tecnico e tecnologico proprio in questi mesi. Ma la vera novità è FaramLab, la divisione appena nata che si occupa di progetti chiavi in mano, dal retail all’hospitality, con la quale ci poniamo come partner dei nostri clienti sia per la parte di design che di project management. Alla sua guida un manager di primo piano del settore, anche lui come me con una forte esperienza pregressa in Permasteelisa: Simone Feltre. Catene del retail e marchi del lusso ci hanno già affidato alcuni progetti.