Fondato nel 1965 a San Francisco, Gensler è una delle maggiori società di design e architettura a livello internazionale con 48 sedi in tutto il mondo: 6mila persone lavorano ai servizi di progettazione per 3.500 clienti attivi in ogni settore industriale per rendere gli ambienti lavorativi condivisi e accoglienti, e occupandosi di architettura, interior design, pianificazione urbanistica e graphic design.
Ottant’anni prima, nel 1882, nasceva il Gruppo Fantoni, azienda fondata da Achille Fantoni e leader nella realizzazione di mobili per ufficio, pareti divisorie ed attrezzate, pannelli MDF e truciolari, pavimenti melamminici e pannelli fonoassorbenti; marchio che lo scorso ha confermato un fatturato consolidato di 340 milioni di euro, 80 dei quali derivanti dalla vendita di sistemi di arredo e le pareti attrezzate e fonoassorbenti.
L’incontro tra la società di progettazione e una delle più importanti realtà produttive del settore del legno arredo in Italia, è avvenuto alcuni mesi fa in occasione della ristrutturazione degli uffici Gensler di Londra, dove Fantoni è stata chiamata a progettare gli spazi open space con arredi customizzati. Lavoro che si concluderà il prossimo mese di maggio.
Lo spazio del contract è stato il perimento entro il quale è nata un’idea condivisa di progettazione dei luoghi di lavoro e una collaborazione più ampia, che ha dato come primo risultato lo sviluppo di Atelier, un sistema arredo ufficio innovativo presentato a iSaloni.
Lo schema composito estremamente innovativo si articola in quattro elementi principali: una workstation configurabile, un collaboration table, di 105 centimetri di altezza, multifunzione e altrettanto configurabile, una famiglia di contenitori dinamici compresi di mobile pinboard e un sistema libreria-contenimento.
In particolare, quest’ultima permette di tenere riunioni ovunque e, se necessario, di sganciare il pannello con gli appunti o un moadboard portandolo alla propria postazione o appendendolo alla libreria per un’ulteriore condivisione. La possibilità di mantenere questi mobile worker sempre connessi, con evolute soluzioni per la gestione dei cavi su tutti i tavoli, li rende estremamente versatili consentendogli di passare dagli spazi collaborativi a quelli sociale, alle aree più private. Non meno interessanti le evoluzioni, presentate sempre in fiera, dei phone booth (nella versione Mini), dei pod (Hug Pods nelle versioni temporanea e skype call), e il sistema di contenimento Outline, progettato dallo studio Metrica di Milano.
A pochi giorni dalla chiusura del Salone del Mobile, dove è stata presentata, arriva da Parigi il primo riconoscimento per la collezione Atelier: il Trophée de l’Innovation 2019. Motivazione: “i caratteri fondamentali di Atelier – la flessibilità e il team working – rappresentano un approccio innovativo nella progettazione degli spazi lavorativi”. Atelier riesce a riunire una molteplicità di funzioni legate allo spazio, parla di configurabilità del luogo di lavoro, ma soprattutto di lavoro condiviso, di multifunzionalità, di informalità del workplace, di teamwork e efficienza.