È stato approvato dall’Unione Europea il quarto pacchetto di sanzioni contro la Russia che vanno a colpire “diversi settori dell’economia moscovita” al fine di isolare ulteriormente il paese dal sistema finanziario internazionale. La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ha commentato così su Twitter le misure: “Accolgo con favore la rapida adozione da parte degli Stati membri dell’Ue del quarto pacchetto di sanzioni contro la Russia. Ciò paralizzerà ulteriormente la capacità di Putin di finanziare questa guerra ingiustificata. L’Ue e i suoi partner manterranno la pressione sul Cremlino fino a quando non fermerà l’invasione dell’Ucraina”.
Tra le sanzioni, nel mirino, questa volta, il lusso le cui esportazioni dall’Europa verranno ufficialmente sospese per colpire direttamente le élite russe legate al regime. Numerose aziende dell’arredamento, come Ikea, avevano, comunque, già nelle ultime settimane scelto di sospendere temporaneamente le proprie attività in Russia. Ora con le nuove sanzioni, le limitazioni si faranno ancora più stringenti.
Il settore dell’arredamento è destinato a subire un forte contraccolpo dalle sanzioni verso la Russia, essendo l’Italia tra i principali esportatori di mobili in Russia e negli stati della Csi (Comunità degli Stati Indipendenti).
Lo stop all’export si farà sentire anche nella filiera del legno-arredo, in quanto l’Italia è un paese fortemente esportatore verso la Russia. Secondo i dati di Federlegno-Arredo, nei primi 11 mesi del 2021 la Russia è stata la decima destinazione della filiera legno-arredo (mentre l’Ucraina rappresenta la 29esima destinazione).
Tra le misure, che sono state coordinate con i partner internazionali dell’Ue, e in particolare gli Stati Uniti, rientra inoltre il divieto totale di qualsiasi transazione con alcune imprese statali russe in diversi settori riguardanti il complesso militare-industriale del Cremlino. Confermata, poi, la decisione dell’Ue, coordinata con altri membri dell’Organizzazione mondiale del commercio (Wto), di negare ai prodotti e servizi russi il trattamento a titolo di “nazione più favorita” nei mercati dell’Unione.