La ristrutturazione del negozio milanese di Zara in corso Vittorio Emanuele porta la firma dello studio di architettura spagnolo di Elsa Urquijo. Il progetto, ora visibile al pubblico grazie alla riapertura dello store nei giorni scorsi, ha richiesto quattro mesi di lavori ma è stato scelto dal presidente di Inditex Pablo Isla per la capacità di recuperare l’essenza dell’edificio originale del 1941 quello che, fino al 1999, ha accolto lo storico Cinema Astra.
Il punto di partenza dell’intero concept architettonico del negozio, che si sviluppa su una superficie di 3.500 metri quadrati distribuiti su quattro piani, è l’atrio d’ingresso dove vengono valorizzati alcuni degli elementi storici dell’edificio: la doppia scalinata a ferro di cavallo, il mosaico che decora le pareti e il lampadario centrale realizzato in vetro di Murano.
Un ampio spazio centrale collega visivamente i diversi livelli del negozio che si caratterizzano per la fluidità dell’arredamento che segue la sinuosità della struttura e per i toni candidi. Ogni piano raggruppa le collezioni in quattro o cinque zone indipendenti grazie a piattaforme massicce nelle tonalità tostate e terra.
A portare il cinema dentro la riapertura del negozio Zara è il maxischermo a tutt’altezza (21 metri), nella stessa posizione di quello originale, che trasmette informazioni legate alle nuove collezioni, sono i pannelli a soffitto che ricordano le gradonate con le sedute, sono le vecchie condutture dell’aria condizionata, ripristinate, sono le quinte rastremate nelle tonalità ocra che riprendono quelle esistenti e, infine, è il pavimento originale del cinema, fatto di marmi Breccia Aurora e Rosso Verona.
La tradizione si integra però con un’attenzione tutta contemporanea alla sostenibilità e alla tecnologia. Il negozio utilizza un sistema di gestione intelligente che consente un risparmio medio del 20% in elettricità, con la conseguente riduzione di emissioni, e fino al 40% nel consumo d’acqua rispetto a un negozio convenzionale. Tra le misure adottate in quest’ottica ci sono l’illuminazione a Led, l’efficienza dei sistemi di riscaldamento e refrigerazione e l’impegno di riutilizzare i materiali e gestire i residui in un modo responsabile.
L’integrazione tecnologica, infine, oltre ai megaschermi di 9 e 21 metri, si esprime attraverso specchi interattivi al servizio dei clienti e con un Punto Automatizzato di Raccolta: un distributore intelligente che permette ai clienti di ritirare gli invii dopo aver inserito il QR code o il codice pin ricevuti attraverso l’email al momento dell’ordine. Il sistema automatizzato è in grado di gestire 900 pacchi contemporaneamente, consegnando al cliente in pochi secondi il proprio acquisto.