Dondi Salotti cresce e chiude l’anno appena trascorso con un fatturato di circa 65 milioni di euro, in aumento rispetto ai 52 milioni del 2021 e registrando un Ebitda margin del 7%. Il brand, nato nel 2000, è frutto di una lunga collaborazione fra Filippo Tosi, attuale presidente della società, e la famiglia Dondi. Dal 2018 il marchio è totalmente di proprietà della famiglia Tosi. Il presidente fin da subito decide di riorganizzare l’azienda, concentrandosi sulla specializzazione e su un unico business, quello dei divani.
Oggi, 23 febbraio, con l’inaugurazione del flagship store di Corsico – Milano, Dondi Salotti raggiunge quota 42 negozi, di cui 37 in Italia e 5 in Svizzera, a valle di un intenso periodo di crescita: nel biennio 2020-22 sono state realizzate 13 nuove aperture (+45% sul 2020); i dipendenti diretti dell’azienda sono passati da 120 a 250 unità (+110% su 2020); il numero di clienti è raddoppiato (+100% su 2020); il fatturato è cresciuto del 138% sul 2020. Il nuovo spazio, alimentato con fonti di energia rinnovabile come tutti i punti di vendita Dondi Salotti, si estende su una superficie di circa 800 metri quadrati destinati ad ospitare i set ambientati per gli oltre 60 modelli di salotti.
Il piano di sviluppo retail prende forza con l’arrivo in azienda di Salvatore Rubino, che assume l’incarico di direttore commerciale e marketing. “Con Rubino – dichiara il presidente Tosi – possiamo cambiare marcia nella roadmap della nostra evoluzione”. Con l’apertura nel 2019 del negozio di Cinisello Balsamo, vicino a Milano, prende forma il progetto di rinnovamento, mentre la transizione digitale verso una dimensione phygital si impone. Per facilitarla, l’azienda organizza al suo interno una divisione IT che si occupa dell’implementazione di sistemi integrati per la digitalizzazione dei processi aziendali in ottica phygital. Da due anni è stata anche avviata una collaborazione con il dipartimento di Ingegneria ‘Enzo Ferrari’ dell’Università di Modena – Reggio Emilia, Facoltà di Ingegneria Informatica, su vari progetti, uno dei quali riguarda la realizzazione di un configuratore 3D di prodotto. “Questo è solo l’inizio – precisa Rubino – il nostro obiettivo è di diventare al 100% un’azienda phygital”. Ridurre la distanza tra le richieste del consumatore e l’offerta del brand è la sfida. Perché, come dichiara Tosi, “in un negozio Dondi Salotti il cliente deve trovare una proposta che soddisfi i suoi personali bisogni di utilizzo, non sempre standardizzabili”.
La struttura accoglierà prossimamente la sede dell’Accademia Dondi Salotti, programma volto alla formazione di figure professionali e interior specialist. Con un’attenzione particolare all’innovazione, alla creatività e al futuro “Il nostro obiettivo – evidenzia Rubino – è ingaggiare i talenti, a cui mostreremo le opportunità di carriera già in fase di selezione”.