Il 6 dicembre al Maxxi sarà inaugurata l’installazione site-specific “L’anello Mancante”, realizzata da Michele De Lucchi utilizzando Hi-Macs.
L’installazione è parte del ciclo di esposizioni “Nature”, che all’interno della Galleria Gian Ferrari del museo ha già invitato differenti progettisti a confrontarsi sul tema del rapporto tra natura e artificio. Michele De Lucchi, chiamato allo stesso modo a esplorare la materia, racconta: “Un anello mancante è l’elemento che unisce le parti lontane di una catena spaccata e aperta. Oggi ne abbiamo spesso bisogno. Ci servono sempre più anelli che
mettano in connessione le molteplici ramificazioni delle relazioni sociali, politiche, economiche, culturali e anche morali. Ma ci servono anche altri anelli che nella realtà colleghino fisicamente l’idea di pieno e di vuoto, di spazio chiuso e spazio aperto, di contenitore e contenuto”.
È nata così l’installazione, un’architettura a forma d’anello aperto e percorribile al suo interno, con una struttura in tubolare rivestita con un guscio di oltre 800 scandole in Himacs Alpine White, lievemente distanziate tra loro. La superficie di Hi-Macs, del tutto priva di pori, lo rende resistente alle macchie e facile da pulire: in questo modo sarà possibile effettuare una semplice manutenzione della struttura nel corso dei mesi per assicurare sempre un risultato estetico pari a quello del primo giorno. Interessante è anche l’interazione con la luce, che riflette in minima parte sulla superficie amplificando il senso di tridimensionalità.
Integrato nella struttura, un impianto di illuminazione con strisce Led interagisce poi con i differenti livelli sottolineando i volumi e conferendo alla struttura intera un accento etereo. Il progetto crea così un percorso sensoriale al quale dedicarsi con lentezza, esplorando al contempo lo spazio e le proprie emozioni, e dal quale uscire leggermente disorientati, ma anche più consapevoli.