Sei settimane di stop obbligato tra marzo e aprile 2020 dovuto al lockdown non hanno scoraggiato De Castelli che aveva iniziato l’anno “con un buon portafoglio ordini” racconta a Pambianco Design il fondatore e AD dell’azienda Albino Celato. “Abbiamo scelto di investire nei mesi successivi, procedendo anche a nuove assunzioni, riuscendo così a recuperare e chiudendo l’anno con un +10% sul 2019, in cui avevamo registrato 7 milioni di euro di fatturato”. Premesse che fanno intravedere all’azienda un positivo avvio per l’anno in corso.
Un fatturato realizzato per il 70% all’estero con Paesi del Golfo, Dubai e Arabia Saudita come mercati principali e un inizio di 2021 che vede lo sviluppo del brand in Cina dove ha ottenuto positivi riscontri in occasione della fiera di Shanghai dello scorso novembre.
La pandemia ha evidenziato un grosso cambiamento per la distribuzione di De Castelli da sempre strutturata in tre direzioni: retail d’arredo, confronto con architetti ‘custom’ e collaborazione con alcune aziende di arredo. Se pre-Covid il canale degli architetti rappresentava il core business, l’emergenza ha spinto notevolmente il retail con tutta probabilità per la nuova percezione della centralità della casa nell’interesse del consumatore. “Il nostro target, sebbene colpito come tutti dalla situazione, non ne ha però risentito in termini di liquidità e ha scelto di investire in arredamento di qualità e customizzato”.
Intanto, De Castelli è pronto a inaugurare per inizio marzo il suo nuovo showroom milanese in via Visconti di Modrone 20: 130 metri quadrati su un unico livello al piano terra in uno spazio storico precedentemente casa di una galleria d’arte.
Lo spazio, a pochi passi dal precedente showroom di Corso Monforte, è stato riprogettato dall’architetto Cino Zucchi, con il quale l’azienda ha un lungo rapporto di collaborazione, ed è destinato a diventare luogo di incontro con clienti, partner, professionisti e architetti, oltre ad ospitare le collezioni di prodotti, le superfici e un’ampia materioteca con i metalli e le finiture dell’azienda frutto di una continua ricerca.
L’ingresso allo showroom, nel contesto storico e architettonico della ‘vecchia Milano’, è attraverso un portone “maestoso” che si apre su piccole absidi che accolgono il visitatore e portano in due stanze: una che raccoglie le finiture e l’altra con gli oggetti finiti. L’interior, interpretato da Zucchi, unisce la sua visione architettonica ai materiali tipici dell’azienda quali l’ottone e il rame.
Il progetto della nuova sede permette di rappresentare le tre anime del brand – collection, surfaces, architectural – che raccontano la capacità espressiva e realizzativa dell’azienda nella lavorazione del metallo, esito di una ricerca innovativa sempre a cavallo tra alto artigianato e know-how tecnologico. “La nostra intenzione è mostrare il know-how e la capacità che ha De Castelli nella lavorazione dei metalli con la presentazione delle rifiniture, delle modalità di lavorazione e dei prodotti finiti che si ottengono con i nostri materiali”.
Guardando, con cautela, al futuro prossimo, Celato anticipa la sua intenzione di presentare al Salone del Mobile di settembre, “nella speranza che ci sia”, nuovi modi di lavorare la lamiera abbinata a nuove soluzioni di prodotti finiti e customizzabili.