È ‘Il Prisma‘ lo studio a cui è stato affidato il progetto della nuova sede di Confindustria Moda che punta sul recupero e sulla valorizzazione di un immobile storico di 3.800 metri quadri distribuiti su tre piani più un terrazzo e un seminterrato. La nuova sede della Federazione è un luogo progettato per promuovere le sinergie tra le singole Associazioni di categoria, qui riunite, con l’obiettivo di creare una nuova identità.
“Il risultato – spiega l’architetto Arianna Palano, Team Leader B.U. Workshpere che ha seguito il progetto insieme a Sandra Wenzel e Santiago Trujillo – è un microhabitat formato da parcelle uguali connesse tra loro. L’idea è proprio quella di rispecchiare a livello fisico l’dentità univoca della Federazione, formata però da tante associazioni interconnesse. Tra i diversi piani si alternano uffici, aree break e formal meeting collegate da corridoi che assumono un design dinamico grazie al gioco di prospettive spezzate, creando aree di sosta, per trasformarsi da mero luogo di passaggio a informal meeting. Inoltre, abbiamo riprogettato il seminterrato completamente cambiane la forma per ospitare diverse manifestazioni, da passerella per le sfilate a teatro per eventi”.
La storicità dello stabile è legata alla figura di Nicky Chini, noto sarto che negli anni 40 fondo il suo marchio Nicky, che lì aveva la sua casa-laboratorio. Il progetto iniziale del palazzo fu presentato nel 1939 al Comune di Milano dagli architetti Giuseppe Calderara e Titi Bassanesi Varisco e prevedeva una grande vetrata in facciata realizzata, poi, da FontanaArte diretta all’epoca da Pietro Chiesa e Gio Ponti e, in seguito, da Max Ingrand.
“Sono molti i richiami al passato nel nostro progetto di ristrutturazione – prosegue Palano – e, proprio per questo, ci siamo impegnati nel preservare la storicità del palazzo riproponendo materiali originari, riemersi in parte durante le lavorazioni. Legno, vetro, materiali effetto pietra, come i marmi riscoperti sui piani dove si trovava l’abitazione di Chini. Abbiamo, poi, curato con attenzione l’illuminazione che contribuisce ad aprire lo spazio insieme ad inserti metallici”.