All’interno di Miart, ormai da 7 anni trova spazio la sezione OBJECT. 12 gallerie attive nel campo del design da collezione e in edizione limitata sono state selezionate dal curatore Hugo Macdonal.
Alcune già viste durante le edizioni precedenti, altre al loro debutto: Miart ha dato il benvenuto alla galleria di Francoforte Frank Landau, che hanno messo in mostra pezzi di Frida Fjellman, Martin Schlotz, Estrid Ericson e George Nakashima; Taste Contemporary, di Ginevra, ha messo in dialogo i pannelli intessuti di Ptolemy Mann e nuovi lavori della ceramista Virginia Leonard; Galerie Marc Heiremans espone una selezione di vetri rari di Murano del XX secolo; ed Eredi Marelli dedica l’intero stand all’architetto Paolo Buffa, con importanti pezzi di arredamento degli anni Quaranta. Riconfermano la loro presenza Galleri Feldt , Officine Saffi, Galleria Antonio Verolino, Elisabetta, Luisa Delle Piane, Luciano Colantonio, Dimoregallery ed Erastudio Apartment-Gallery.
Negli ultimi anni, il design (specialmente quello italiano) sta godendo di una rivoluzione positiva che ha portato i collezionisti internazionali a porre attenzione verso questo settore, specialmente se si tratta di serie limitate, pezzi unici, numerati, oppure prototipi o progetti realizzati per specifiche committenze.
“Il mercato del collezionismo nel mondo del design è ovviamente più giovane e ‘acerbo’ rispetto a quello dell’arte, anche se si sta stabilizzando e sempre più affermando nel tempo – commenta Macdonald – Se si mette a confronto con un opera d’arte, il valore di un pezzo di design cresce più lentamente. Con la decorazione e l’arredo, il discorso è diverso: si tratta di collezionismo che viene fruito, ma certo non di valore inferiore. Chi è interessato a questo mercato sa riconoscerne immediatamente il valore culturale”. Anche il punto di vista degli espositori coinvolti conferma questa versione, come affermano i galleristi svizzeri di Contemporary Taste: “comprare oggi opere considerate oggetti legati al mondo del design è un affare, perchè il prezzo di mercato è ancora basso, ma destinato a salire nel tempo, soprattutto grazie all’acquisizione da parte di grandi musei ed istituzioni internazionali. Le barriere tra arredo, decorazione e mondo dell’arte stanno pian piano scomparendo. I collezionisti sono sempre più abituati a prestare attenzione a questo tipo di creazioni, sanno che hanno davanti agli occhi un pezzo importante e non si discute più, come anni fa, la qualità della manifattura di un pezzo, piuttosto la complessità del progetto e la presenza in musei importanti degli artisti e dei designer a cui stanno puntando”.
Per tirare le somme è ancora presto, ma quel che è certo è l’estrema importanza e l’interesse da parte dei collezionisti verso il mercato del design, che non considerano più oggetti e pezzi d’arredo solo come elementi decorativi, piuttosto come opere vere e proprie, il cui valore è destinato a crescere negli anni.